31 Gennaio 2017

Arrestate quattro persone a San Giorgio convertite all’Islam

Arrestate

Arrestate quattro persone convertite all’islamismo, di cui tre appartenenti alla stessa famiglia. Sono sospettate di traffico internazionale d’armi

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L’inchiesta ha avuto origine già qualche anno fa, in seguito ad un’indagine dei clan casalesi. Inizialmente era stata avviata dal pm Cesare Sirignano, poi l’indagine è stata trasferita Catello Maresca e Maurizio Giordano, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Nell’indagine sono emerse 4 persone convertite all’islamismo, 3 delle quali appartenente allo stesso nucleo familiare.

I quattro avevano contatti frequenti con cittadini libici, somali e iraniani. Proprio a Libia e Iran erano dirette le armi procurate dagli indagati tra il 2011 e il 2015: elicotteri, fucili d’assalto e missili terra-aria.L’accusa, dunque, è quella di traffico internazionale di armi. Ad essere stati arrestati sono: Mario Di Leva (padre), convertito all’Islam con il nome di Jaafar, Annamaria Fontana (madre) e figlio, tutti dello stesso nucleo familiare di San Giorgio a Cremano. Il quarto indagato, è un libico non ancora trovato. 

Secondo le prime ricostruzioni, i quattro erano pronti a lasciare l’Italia poiché possedevano molti conti bancari in svariati Paesi stranieri. Inoltre, agli atti dell’inchiesta vi sarebbe anche una foto in cui la coppia di marito e moglie era in compagnia dell’ex premier iraniano Ahmadinejad. Dalle intercettazioni sarebbero emersi presunti contatti tra i coniugi di San Giorgio a Cremano e i rapitori di quattro italiani sequestrati in Libia nel 2015. Notizia appurata da alcuni messaggi inviati tra i coniugi che facevano riferimento alle persone già incontrate qualche tempo prima, alludendo a loro come autori del rapimento. Il sequestro si concluse a marzo del 2016, con la morte di due italiani: Fausto Piano e Salvatore Failla.

Tra i fermati c’è anche l’industriale Andrea Pardi, amministratore delegato della Società Italiana Elicotteri, già coinvolto un un’altra inchiesta su traffico di armi e reclutamento di mercenari tra Italia e Somalia.

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