2 Novembre 2015

Salvini attacca Napoli: interviene il Sindaco

Risposta infuocata del sindaco De Magistris agli attacchi del duo Giletti-Salvini di ieri all’Arena: “L’immagine di Napoli non è quella descritta in TV. Salvini pensi alla questione morale di Milano e la RAI svolga il suo ruolo di televisione pubblica, non sia al servizio di nessuno”

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Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Napoli alle dichiarazioni piovute ieri sul capoluogo campano fatte dal duo Giletti-Salvini, una coppia che ormai è divenuta una presenza costante quanto fastidiosa su un canale, RAI1, che dovrebbe svolgere il ruolo di TV pubblica, ma che invece fa campagna elettorale per un partito separatista, razzista e rappresentante di una piccola parte del paese.

Salvini

Risposta di De Magistris alle parole di Salvini e Giletti

De Magistris, evidentemente furente per le dichiarazioni, si è scagliato non solo contro l’infausto duo, ma contro la RAI stessa, dalla quale non sono giunte repliche intorno ad un servizio palesemente fazioso e carico di pregiudizi, che tira in ballo in maniera bambinesca una città sulla alla quale, ormai si è capito, è molto più facile fare campagna elettorale piuttosto che dire la verità.

Napoli ha sicuramente tanti problemi, e non ha sicuramente bisogno dei servizi di Giletti e Salvini perché tali vicende siano portate in primo piano.

Il problema è piuttosto quando lo spazio pubblico viene utilizzato per fare campagna elettorale per un partito minoritario che ha beneficiato di tutte le leggi sui contributi ai partiti che sono state approvate dal 1988 al 2013, ma che all’improvviso si è trovato con le casse vuote a causa delle spese pazze dei suoi leader.

Soldi che, appare quanto mai inutile evidenziare, non vengono solo dall’opulenta e ricca Milano oppure dal Veneto, ma anche da Bari, Palermo, Catania o dalla stessa Napoli.

Nondimeno, lascia perplessi che la principale rete nazionale, ad un giorno dalla chiusura di Expo, si lasci andare agli attacchi contro Napoli piuttosto che raccontare dei successi ottenuti da quella che, una settimana fa, è stata definita “capitale morale” del paese dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Ci viene quindi il dubbio che forse la rete svizzera avesse ragione quando parlava di insuccesso di Expo, un servizio che in Italia è stato ampiamente censurato perché mostrava i parcheggi e gli hotel della zona vuoti o pressoché tali.

Evidentemente, Salvini e Giletti, che sono diventati inseparabili un po’ come Totò e Peppino, almeno in Rai, non sapendo come riempire il palinsesto della trasmissione di quest’ultimo, hanno preferito buttarsi su quello che più facilmente può fare audience.

Potevano sicuramente parlare delle ore di fila degli ultimi giorni per entrare nei padiglioni; di come Milano ha risolto tutti i problemi riguardanti la fame nel mondo; di come ha saputo trovare il modo per “dar da mangiare al pianeta“, visto che questa città, nella quale possono però saltare anche le braccia a colpi di machete se un controllore si permette di chiedere il biglietto ad un passeggero, sembra essere diventata il nuovo centro del mondo, la nuova Berlino, la nuova New York, la nuova Londra.

Invece, forse perché Milano e l’Italia sono ormai una periferia remota nel sistema internazionale, e i presunti successi del capoluogo meneghino sono molto più effimeri di quanto la Lega possa credere, il duetto se ne è tornato pretestuosamente sulla storia dei vicoli di Napoli pieni di spazzatura e sulla delinquenza che impera nelle strade del capoluogo campano.

De Magistris, intanto, ha chiesto le scuse alla RAI, ma questa richiesta sembra anch’essa fumosa, per quanto essa sia doverosa soprattutto perché siamo anche noi napoletani a pagare lo stipendio a Giletti e a finanziare il partito di Salvini.

Piuttosto, noi da Napoli, vorremmo sapere dalla RAI quali sono i dati reali di quello è stato l’evento più importante per l’Italia negli ultimi 50 anni e se davvero sono più importanti i vicoli con la “monnezza” della nostra città o il grande successo che abbiamo ottenuto nella grande Milano.

Con l’occasione, se avranno tempo, ci dicano pure dove verranno reinvestiti i soldi che hanno girato dietro ad Expo, e quanto nero vi ha girato intorno quelli in nero, visto che il paese-Italia non è solo Milano e la Lombardia, e anche a Napoli ci aspettiamo di vedere i frutti di questo grande trionfo.

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