24 Gennaio 2017

Salita Scudillo, la storica strada che collega Sanità e Colli Aminei

Riapriamo lo Scudillo, storica strada che collega la Sanità con i Colli Aminei. 

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Un anno dopo la bonifica.

Ne parlammo esattamente un anno fa; era una domenica mattina di dicembre quando i cittadini della Sanità, delle realtà associative e delle politiche del territorio, andarono a riaprire la Salita Scudillo, storica e bellissima strada che collega la Sanità con i Colli Aminei.

Nella giornata di domenica 13 dicembre 2015, l’associazione Ex OPG Occupato – Je so’pazzo, organizzò una marcia comune dedicata a questo angolo di Napoli: “l’Ex OPG Occupato – Je so’pazzo vi invita a vedere questo pezzo di città dimenticato, a partecipare a questo momento di informazione e sensibilizzazione, ad unirvi alla nostra lotta per recuperare dal degrado un pezzo bellissimo della nostra città” furono le parole usate per invogliare i cittadini ad unirsi alla causa.

Lo Scudillo fu chiuso nel 1987 per un banale cedimento di un costone tufaceo, ma non fu più riaperto. Così è diventato in parte una discarica a cielo aperto, in parte una giungla inespugnabile.

Già il 22 novembre 2015 alcuni cittadini si erano mobilitati per la bonifica della zona:

Insieme ad altri abitanti e attivisti della Sanità, abbiamo scavalcato i muretti che sono stati posti per impedire il passaggio, e ci siamo rimpossessati di un pezzo di città che ci appartiene e che vogliamo sia riaperto. Con forbici, guanti e buona volontà ci siamo aperti un sentiero fino ai Colli Aminei, dove abbiamo esposto uno striscione! Per la prima volta da decenni, siamo stati i primi a percorrerlo tutto: uno spettacolo bellissimo, che merita di essere condiviso“.

Mentre nel mese di agosto, così come riportato su liberopensiero.it, il presidente Poggiani riferiva : «Ci sono due ordini di problemi. Uno di ordine sociale, cioè c’è una parte di quartiere, almeno secondo quello che dicono i vecchi consiglieri anche municipali, che sostengono che quella strada non è stata mai aperta negli ultimi anni perché una parte dei cittadini dei Colli Aminei sarebbe contro l’apertura in quanto potrebbe essere usata come via di fuga per chi abita al Rione Sanità per furti, rapine, ecc. – continua – Però ovviamente non mi sembra questo un motivo valido per tenere chiusa questa strada.

La seconda questione che invece è di ordine più tecnico, è che gli assessori che hanno lavorato già in questi anni per l’apertura di via Salita Scudillo, si sono tutti quanti fermati sulle indagini e le analisi della strada. La c’è una frana che è visibile, ma non di grande conto però il problema è il dissesto idrogeologico di tutta la strada che ha una forte pendenza e che, quindi, andrebbe analizzato. Per fare queste analisi e queste indagini ci vogliono parecchi fondi, quindi la soluzione che stavamo pensando con il Comune di Napoli, è inserire all’interno di un bando Regionale la questione, di cui è arrivata proprio in questi giorni la comunicazione anche da me in municipalità: la Regione mette a disposizione dei soldi per finanziare la progettazione per fare un’analisi un po’ più dettagliata di quello che è il problema e il dissesto idrogeologico di Via Salita Scudillo.

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Noi stiamo lavorando con l’assessorato di Mario Calabrese per partecipare a questo bando che scade tra pochi giorni e quindi per far inserire all’interno di questo bando la progettazione di via salita Scudillo. Ormai erano più di 20 anni, che quella strada serviva come discarica a cielo aperto. È stata fatta tutta la rimozione dell’amianto, tutta la rimozione dei rifiuti che erano presenti, è stata fatta un’operazione importante che mancava appunto da oltre venti anni su quella strada. Oggi abbiamo una strada almeno pulita dall’amianto e dai rifiuti: é un piccolo passo che va verso l’ipotesi della riapertura. Abbiamo anche l’interessamento del sindaco stesso, infatti in campagna elettorale abbiamo già parlato della questione. Si può fare un buon lavoro che ci porterà da qui a qualche anno alla riapertura di via Salita Scudillo».

La mobilitazione dei cittadini finora ha portato a una prima piccola vittoria, ovvero che l’amministrazione provvedesse alla bonifica della discarica e al prelievo dei rifiuti abbandonati. Ma tanto resta ancora da fare per vedere riaperto lo Scudillo.

Qui la storia dello Scudillo
Qui le foto della prima azione di ripulita

Per info e contatti: [email protected]

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