7 Aprile 2025

Rogo a Pozzuoli: rimessaggio in fiamme, barche distrutte

Rogo di grosse dimensioni in un rimessaggio a Pozzuoli: ecco la ricostruzione degli eventi.

Pozzuoli NOLA

ROGO A POZZUOLI: RIMESSAGGIO IN FIAMME, BARCHE DISTRUTTE

La storia è uno scrigno dal quale attingere per avere conoscenze del passato e poter analizzare in maniera critica e razionale il presente. E saper affrontare con coraggio il futuro. Un autentico deja vu che si ripete perché un rogo di grosse dimensioni ha distrutto un rimessaggio di gommone e barche in via delle Colmate: un episodio che ha un precedente ben preciso.

Pozzuoli ancora alla ribalta nel week end di inizio aprile, dopo l’episodio di violenza di genere delle ultime ore. Il rogo che è partito all’alba di domenica 6 aprile nello stabilimento “New Star Mar”. Testimonianze anche distanti raccontano di aver ascoltato pesanti esplosioni. In loco sono giunti i carabinieri della locale compagnia di Pozzuoli e i Vigili del Fuoco, che hanno dovuto eseguire un grande e coraggioso lavoro per domare le fiamme.

Rogo a Pozzuoli: ecco cosa era successo

Il capannone era stato già incendiato nel 2018. Corsi e ricorsi storici che si ripresentano e non giustificano la realtà effettuale dei fatti, con circa cinquanta natanti andati in fiamme. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, il proprietario cinquantenne ed originario di Pozzuoli non avrebbe mai denunciato situazioni e/o dinamiche riconducibili a racket o intimidazioni.

Una grave situazione del genere è difficile da attribuirsi al fenomeno dell’autocombustione. Che comunque resta una pista da non scartare a priori dalle forze dell’ordine, che intanto indagano e studiano l’accaduto. Resta in piedi, come anticipato, la pista del racket. O opzioni analoghe e similari riconducibili alla criminalità organizzata. Nota importante, come evidenziato dalla testata locale ‘Cronaca Flegrea’. Il rimessaggio aveva un altro nome sette anni fa. E l’incendio di cui parlano anche i residenti, provocò danni ingenti anche dal punto di vista economico. Centinaia di migliaia di euro di danni in qual frangente. E la situazione stavolta rischia di essere anche più complessa.

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