Rissa sul campo da calcio nel Casertano: 17 anni di Daspo

Rissa sul campo da calcio nel Casertano – La Questura di Caserta ha emesso 10 provvedimenti di Daspo, firmati dal Questore Andrea Grassi, nei confronti di calciatori e dirigenti delle squadre A.S.D. Casapesenna e A.S.D. Mondragone City.

La Questura di Caserta ha inflitto 17 anni complessivi di Daspo a calciatori e dirigenti per la rissa durante la finale play-off di Prima Categoria, disputata il 4 maggio scorso.

Rissa sul campo da calcio nel Casertano: i fatti

Verso la fine del primo tempo supplementare, è esplosa una rissa durante l’incontro per la promozione al campionato di Eccellenza. Sul punteggio di 2 a 0 per il Casapesenna, una discussione tra i giocatori delle due squadre e un dirigente del Mondragone City ha degenerato in una violenta colluttazione. La rissa ha causato il trasporto urgente di tre giocatori del Mondragone all’ospedale “Moscati” di Aversa, dove sono stati dimessi con prognosi variabili.

L’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine presenti ha permesso di interrompere le violenze sul campo, anche se la situazione ha scatenato il disappunto dei tifosi sugli spalti. La Polizia, supportata dalle riprese della Polizia Scientifica, ha identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria i protagonisti della rissa.

I Daspo emessi riguardano 4 giocatori del Casapesenna, 5 giocatori e un dirigente del Mondragone City. Questi provvedimenti vietano l’accesso a qualsiasi impianto sportivo, impedendo anche la partecipazione alle gare delle rispettive squadre, sia a livello nazionale che internazionale.

Oltre alle sanzioni penali, la Giustizia sportiva ha inflitto squalifiche ai giocatori coinvolti e sanzioni pecuniarie alle due società. La vittoria è stata assegnata “a tavolino” all’A.S.D. Casapesenna, che parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza.

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