Rinnovo contratto scuola ATA e insegnanti: cosa cambia?
Rinnovo contratto scuola ATA e insegnanti: tutti gli aggiornamenti sulle riforme previste per i lavoratori e le lavoratrici della scuola
RINNOVO CONTRATTO SCUOLA ATA E INSEGNANTI – Negli ultimi mesi diversi sono stati gli incontri tenutisi tra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e le organizzazioni sindacali per discutere dei temi caldi legati alla scuola, tra cui la questione del rinnovo contratto ATA. .
I sindacati hanno chiesto al governo di dare risposte concrete ai lavoratori e alle lavoratrici della scuola, specialmente per quanto riguarda il problema dei salari che hanno subito un duro colpo a causa dell’inflazione. Sulla necessità di riallineare i salari ha battuto anche Marcello Pacifico, presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, il quale ha richiamato l’attenzione sulle retribuzioni del personale ATA, di sei volte inferiori rispetto all’inflazione verificatasi negli ultimi 13 anni.
Intanto, per il rinnovo del contratto Scuola 2022-2024 sono effettivamente previsti degli aumenti di stipendio per docenti e ATA fino a 10 euro dal cedolino di aprile, come indennità di vacanza contrattuale. Tale somma aggiuntiva rientra negli aumenti complessivi previsti dal nuovo CCNL 2022-2024.
Tra i punti d’interesse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) c’è anche la scuola.
Il piano prevede in agenda due novità: da un lato, un nuovo percorso per la formazione e il reclutamento dei docenti; dall’altro, l’aumento degli stipendi.
Il 12 aprile il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha presentato alle organizzazioni sindacali il testo di legge della riforma che verrà varata entro il 30 giugno.
Da quanto emerge dalla bozza del decreto, gli scatti stipendiali saranno regolati dalla contrattazione nazionale (CNN Scuola) e saranno legati alla formazione oltre che all’anzianità. Ciò significa che i docenti che svolgeranno con profitto i corsi selezionati e certificati dalla Scuola di alta formazione del Ministero dell’Istruzione riceveranno un aumento sulla busta paga.
Si tratterebbe quindi di un sistema di progressione stipendiale accelerata articolato in cinque gradi (il primo di durata quadriennale, il secondo quinquennale) al termine dei quali i docenti dovranno sottoporsi ad una verifica finale, nella quale verrà valutato anche il miglioramento nel profitto degli alunni di ciascuno degli insegnanti che avrà completato il corso di aggiornamento.
Per quanto concerne invece il nuovo sistema di reclutamento, ci sarà una fase transitoria fino al 2024 in cui verranno assunti 70mila precari con tre anni di servizio, tramite concorso pubblico. Ai neo-assunti sarà riservato un contratto part-time durante il quale si dovranno acquisire 30 CFU e sostenere un esame di abilitazione finale.
Dopo il 2024, quando la riforma sarà entrata in vigore, per diventare docenti sarà sufficiente possedere la laurea e ottenere 60 CFU aggiuntivi da acquisire tramite formazione universitaria con una prova di verifica finale, in seguito alla quale si potrà accedere al concorso. Un’importante novità consiste nella cadenza annuale delle future prove concorsuali.
Fonte: PMI.it
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