Rinchiude moglie e figlia in casa: la storia dell’orco di Fano
L’uomo residente a Fano, avrebbe chiuso in casa la moglie e la figlia nata dal loro matrimonio
RINCHIUDE MOGLIE E FIGLIA IN CASA – La vicenda ha avuto inizio nel 2013 e si è svolta a Fano. Un uomo, oggi 32enne, ha segregato in casa moglie e la figlia per anni. Coinvolti il fratello e la madre. Le vittime sono una macedone di 27 anni, che all’epoca dei fatti era minorenne e una bimba che oggi ha 10 anni.
Rinchiude moglie e figlia in casa: anche istigazioni al suicidio
Per la donna sono stati momenti molto difficili, chiusa in casa e controllata in ogni suo spostamento, specie dopo la nascita della figlia, e impossibilitata ad avere contatti con altri familiari. Vessazioni, violenze, insulti e istigazioni al suicidio erano all’ordine del giorno.
La violenza fisica e verbale era rivolta anche alla sorella di lei con la quale l’orco di Fano intratteneva una relazione extraconiugale. La ragazza sarebbe stata costretta ad eseguire ogni tipo di ordine le veniva impartito, anche dalla madre e dal fratello maggiore del marito. Poi sberle, schiaffi e pugni in testa, oltre a calci e tirate di capelli.
Per esercitare un controllo ancora maggiore sulla moglie, il 32enne la minacciava anche di allontanarla per sempre dalla figlia. Nel 2020 infatti, la donna sarebbe rientrata in Macedonia senza la bimba. A partire da questo momento è stato impedito ogni contatto e l’uomo è riuscito persino ad ottenere l’affido esclusivo della figlioletta.
L’uomo è dunque accusato di maltrattamenti nonchè sottrazione di minore. Una segregazione da incubo durata 7 anni. Il marito sarà difeso dall’avvocato Enrico Cipriani, pronto a smontare le pesanti accuse.
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