Riforma pensioni: ecco le possibili ipotesi per il Governo
Riforma Pensioni: ecco le possibili mosse del Governo. Il confronto coi sindacati partirà a Dicembre: cosa cambierà? Le ultime sul tema
RIFORMA PENSIONI: I POSSIBILI SVILUPPI- La riforma per le pensioni, inizialmente prevista entro fine 2021, slitterà con ogni probabilità all’anno successivo. In particolare, secondo quanto riportano i colleghi de “Il Sole 24 Ore“, il confronto tra Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni partirà a Dicembre e può già contare su diverse basi di intervento. La prima prevede l’ingresso in pensione a 64 anni, con 20 di contributi, e ricalcolo contributivo dell’assegno. La seconda invece istituirebbe il pensionamento a 62 anni con 20 o con 25 anni di contributi.
Ci sarebbe poi anche l’Ape contributiva proposta da Pasquale Tridico e infine la proposta della Lega di un pensionamento a 63 anni con 41 di contributi. I colleghi di “Repubblica” segnalano invece che la legge di bilancio toglierà un fondo “creato nel 2019 per la riforma delle pensioni proprio alla vigilia del tavolo con i sindacati” e che può contare su circa “31 miliardi ‘residui’ da qui al 2032 e poi 4 miliardi all’anno”. A tal proposito, Valentina Conte, nota giornalista, dichiara: “Il punto però non è contabile, quanto politico e sindacale. Difficile che nessuno faccia notare quando si apriranno le danze su come cambiare la legge Fornero che i soldi ci sarebbero pure, visto che sono avanzati da un fondo ‘sovracapiente’ ora soppresso”
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