2 Ottobre 2024

Riforma pensioni 2025: le strategie del governo

Come farà il governo ad allungare l'età delle pensioni 2025 senza diventare impopolare

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RIFORMA PENSIONI 2025 – Per quanto riguarda l’argomento pensioni, il 2025 sarà ricco di novità, le regole attuali resteranno in vigore e probabilmente rafforzate.

Il governo ha già in cantiere una serie di progetti e riforme che mirano a facilitare la situazione di chi risente particolarmente delle lacune del sistema pensionistico.

Riforma delle pensioni 2025: lo squilibrio del sistema pensionistico

Dai dati del report INPS sulle pensioni emerge che:

In media, i lavoratori in Italia vanno in pensione a 64,2 anni, quasi tre anni in meno rispetto all’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Le misure di pensionamento anticipato degli ultimi 10 anni hanno ridimensionato questa situazione. Eppure è piuttosto evidente che il sistema pensionistico non è in grado di offrire stabilità a tutti i pensionati. Questo perché l’aspettativa di vita è aumentata e i pensionati aumentano, ma i lavoratori che versano regolarmente i contributi, non sono così numerosi.

Alla luce di questa considerazione è ipotizzabile l’introduzione di nuove misure che rendano più complicato l’ accesso alla pensione

Cosà farà il governo?

Al momento le ipotesi sono diverse: in primo luogo, la pensione di vecchiaia a 68 anni. Oppure sulla stessa lunghezza d’onda, concedere il diritto alla pensione, dopo 44 anni di versamento dei contributi. Questo richiederebbe naturalmente l’elargizione di premi per i lavoratori oltre i 67 anni.

In alternativa, si ipotizza l’allungamento delle finestre mobili per le pensioni anticipate, ovvero i mesi che passano da quando un lavoratore cessa le proprie mansioni, a quando percepisce la pensione.

Attualmente la finestra mobile è di 3 mesi che potrebbero essere aumentati a 7 mesi. In questo modo, lo Stato potrebbe “risparmiare” 4 assegni mensili.

Un simile provvedimento comporterebbe certamente delle difficoltà, specie per chi deve sostenere spese fisse elevate.

Come far fronte al vuoto economico

  1. Mettendo da parte con largo anticipo, una somma che possa sostentare il lavoratore in attesa dell’arrivo del primo assegno pensionistico.
  2. Cercare fonti di reddito alternative, come consulenze occasionali o piccoli lavori part-time in l’attesa della pensione.
  3. Rimandare il pensionamento di qualche mese, continuando a lavorare fino a che non si dispone dei mezzi necessari per fronte al vuoto pensionistico.

Il governo dal canto suo, deve impegnarsi a promuovere misure di sostegno per il periodo in cui il lavoratore sarà senza stipendio e senza pensioni.

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