15 Aprile 2021

Riaperture attività Maggio, ecco le proposte delle Regioni al Governo

Riaperture attività Maggio in Italia, arrivano le richieste delle Regioni al Governo Draghi: ecco tutte le novità, cosa cambia tra 14 giorni

RIAPERTURE ATTIVITA’ MAGGIO, IN ITALIA CAMBIA TUTTO: ECCO LE RICHIESTE DELLE REGIONI AL GOVERNO DRAGHI- Il Coronavirus continua a spaventare l’Italia. I numeri dei nuovi casi tuttavia iniziano a scendere e si inizia a lavorare alle possibili riaperture nel Mese di Maggio. In particolare, tante sono le richieste delle Regioni al Governo Draghi per una possibile ripartenza nel prossimo mese.

Ecco le proposte più significative che i Presidenti di Regione hanno avanzato allo Stato: per la riapertura dei ristoranti ad esempio, premesso un andamento non troppo critico della curva dei contagi, si andrebbe a privilegiare la seduta ai tavoli tramite previa prenotazione. Nel rispetto del distanziamento sociale e di un certo numero di persone, le Regioni chiedono che sia possibile consumare all’interno del locale (che sia esso un bar, un ristorante o una pizzeria).

Per quanto riguarda invece la possibile riapertura delle palestre a Maggio, tutti coloro che entrerebbero, si sottoporrebbero alla misurazione della temperatura corporea. Ovemai ci fosse qualcuno con temperatura superiore ai 37.5 gradi, non potrebbe aver accesso al locale. Sarebbe assicurato il distanziamento di 1 metro sempre, e di 2 metri durante l’attività fisica. Ogni palestra sarebbe poi dotata di dispenser di amuchina e di igienizzanti per le mani. Dopo l’utilizzo di ogni macchina o attrezzo, si procederebbe inoltre alla sanificazione degli stessi. Infine un’altra condizione fondamentale sarebbe il ricambio d’aria garantito frequentemente.

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Infine, per l’eventuale riapertura delle piscine, si procederebbe in maniera analoga si ristoranti. Si andrebbe quindi a prenotazione e l’elenco si potrà mantenere per 14 giorni. Sarebbe assicurata anche in questo caso la distanza interpersonale di almeno 2 metri durante l’attività. Anche per cinema e teatri si potrebbe pensare a una riapertura a Maggio. Gli accessi sarebbero sempre scaglionati e controllati. Poi si potrebbe anche pensare a una graduale ripresa delle attività di danza. In questo caso andrebbero assicurate: la riduzione del numero totale delle persone (compresi eventuali accompagnatori) presenti nel locale, la riorganizzazione delle attività e la formazione sulle stesse, e l’obbligo, per i danzatori, quando non direttamente impegnati in allenamento/spettacolo, di mantenere
la distanza di almeno 1 metro tra loro e gli altri operatori presenti e di indossare la mascherina.

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