5 Novembre 2020

Regione Campania: è davvero zona gialla? Dati ISS e provvedimenti di De Luca

campania zona arancione

Zona gialla sì o no? In Campania il rischio è moderato o i dati analizzati sono ormai superati? È in arrivo un passaggio a quella rossa?

Domani entrerà in vigore tanto atteso Dpcm 3 novembre 2020 e l’Italia verrà ufficialmente divisa in tre aree ben diverse. La Regione Campania, per fortuna, rientra nella cosiddetta zona gialla, quella con un numero di restrizioni per contenere i contagi da Coronavirus relativamente basso. Ma è davvero questa l’area che rispecchia la situazione che stiamo vivendo? E in particolare, nelle prossime settimane la Campania sarà ancora zona gialla?

Probabilmente no. O almeno così evidenzia il report dell’Istituto Superiore di Sanità diffuso oggi. I dati regionali, infatti, sarebbero in forte ritardo e non rispecchierebbero lo scenario corrente. Come riporta anche Fanpage, Giovanni Rezza, il Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, ha spiegato che il quadro offerto dal report mostra che, nonostante i contagi siano tanti, la trasmissione del virus in Campania è limitata. Questo, però, solo in base ai dati che ha.

De Luca e le strutture sanitarie

E se la verità fosse un’altra? Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, prosegue Fanpage, sarebbe intenzionato ad aggiungere altre misure restrittive per evitare il collasso nella gestione della trasmissione del virus. Tra queste, l’imposizione di quarantena per chi proviene da zone rosse e la creazione a sua volta di zone rosse locali in aree molto colpite, soprattutto quelle a nord di Napoli e nel Casertano.

Inoltre, c’è da dire che nello stesso report dell’Istituto Superiore di Sanità il rischio relativo alla tenuta dei servizi sanitari della Campania è classificato come moderato con probabilità alta di progressione. Ciò implica che la situazione potrebbe peggiorare nelle prossime settimane e, pertanto, il passaggio dalla zona gialla a quella arancione o addirittura rossa potrebbe costituire l’unico rimedio. Non ci resta che aspettare e vedere.

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