2 Novembre 2021

Razzismo sul lavoro, “Nexro di mexda, se ti acchiappo, ti mando all’ospedale”

Immagine da web

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Razzismo sul lavoro: “Nexro di mexda, se ti acchiappo ti mando all’ospedale”. Follia a Napoli. Ecco cosa aveva chiesto il lavoratore

Razzismo sul lavoro – Sfruttamento, lavoro sottopagato, ai limiti della vivibilità. Purtroppo, si tratta di tematiche sempre più diffuse in Italia, dove è oramai raro riuscire a trovare un lavoro con una retribuzione giusta, a norma di legge.

Ma quello che è accaduto a Napoli in queste ore è davvero sconcertante.

Accanto al lavoro mal retribuito, infatti, un uomo di 34 anni, originario della Costa d’Avorio, è stato raggiunto da un vocale del suo datore di lavoro davvero agghiacciante.

“Sei un negro, rimarrai schiavo a vita, devi fare solo il negro nella tua vita come lo fate tutti quanti, perciò siete ne*ri di… Se ti acchiappo ti mando all’ospedale”.

A riportare la terribile notizia, i colleghi de Il Corriere del Mezzogiorno, con tanto di parole tratte dal vocale in oggetto.

Il motivo alla base di parole tanto irricevibili? L’uomo aveva richiesto un compenso più giusto in base alle ore di lavoro effettuate.

Il lavoratore, infatti, percepiva 125 euro al giorno per dodici ore di lavoro.

Così, aveva chiesto al suo titolare un contratto ed una retribuzione congrua.

Come se ciò non bastasse, l’uomo racconta: “mi ha cacciato offendendomi per il colore della pelle e ora mi cerca per farmi male perché non vuole che vada a lavorare da altre parti”.

Così, il lavoratore – attualmente ospitato presso un centro di accoglienza nel casertano –  ha deciso di denunciare l’accaduto.

Un problema, questo del lavoro mal retribuito, che affligge in particolar modo il Sud Italia da anni immemori.

L’avvocato dell’ivoriano, Hilarry Sedu, estende giustamente il problema all’intera categoria di lavoratori sottopagati:

“Il comportamento di questo indecoroso imprenditore offende, oltre le persone di pelle nera, anche tutte le persone che legittimamente chiedono la giusta retribuzione, ma soprattutto che chiedono di voler lavorare in condizioni di legalità. Il razzismo non è da sottovalutare: può essere la mina che farà saltare le fondamenta della nostra democrazia”.

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