Rapina violenta: massacrato con calci e pugni davanti al figlio
Rapina violenta a Napoli, massacrato con calci e pugni davanti al proprio figlio: mandibola fracassata. Volevano prendergli il cellulare
Ancora una rapina violenta a Napoli. Dopo quella avvenuta al Corso Garibaldi, un uomo è stato pestato a sangue con il calcio di una pistola davanti al proprio figlio. A denunciare il fatto è Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
Il dramma è avvenuto lo scorso 4 febbraio intorno alle 21,30 nei pressi di via Poggioreale a Napoli. Dice la vittima a Borrelli: “Ero nei pressi del carcere di Poggioreale quando alcuni individui, sui 30 anni circa, si sono avvicinati per rapinarmi facendo ricorso ad una violenza inaudita. Mi hanno preso a calci e pugni per portami via lo smartphone ed un paio di cuffie. Mi hanno spaccato la mandibola e i denti si muovono e non riesco a mangiare e a parlare, il prossimo 10 febbraio dovrò sottopormi ad un’operazione. Ho sporto denuncia e spero che grazie alle videocamere di controllo quei farabutti possano essere presi.”
Il commento di Borrelli
“Ma cosa stanno diventando le nostre città e la nostra società? Le strade sono ormai in balia di criminali violenti senza scrupoli che pur di racimolare anche pochi spiccioli non si fanno scrupoli a pestare a sangue delle persone, rischiando anche di ammazzarle, o di fare ricorso ad atti estremamente violenti davanti a bambini come accaduto nel caso della rapina al Corso Garibaldi che abbiamo denunciato“. Questo è quanto hanno dichiarato il Consigliere Borrelli d il conduttore radiofonico de La Radiazza Gianni Simioli.
Continuano: “È assolutamente chiaro che, come stiamo richiedendo da tempo, c’è bisogno di un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine nelle strade e delle pene molto aspre per i delinquenti ma è altrettanto fondamentale sradicare quella mentalità che tollera, protegge ed esalta la criminalità, quella stessa mentalità che hanno fatto sì che nascessero murale ed altarini dedicati a delinquenti, camorristi e rapinatori creando un consenso sociale, politico a favore dei criminali inquietante. Se non vi sarà un cambio di rotta, allora la città verrà lasciata in mano alla criminalità.”
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