Quercia Bianca, pagani al bosco di Capodimonte
Quercia Bianca è un’associazione pagana che organizza eventi al bosco di Capodimonte: per saperne di più abbiamo incontrato la presidentessa Angela Phoenix
[ads1] Si tratta di un’associazione a sfondo religioso dal nome piuttosto suggestivo di Quercia Bianca che nasce per incentivare e promuovere la conoscenza del paganesimo e neopaganesimo nel napoletano.
Attraverso diversi eventi – quali seminari, visite guidate e incontri a tema – si manifesta lo scopo fondante di tale organizzazione, ossia favorire il dialogo, lo scambio di opinioni ed il confronto tra diversi percorsi spirituali, oltre a contrastare i pregiudizi legati all’ambiente pagano e neopagano.
Abbiamo incontrato alcuni membri dell’associazione proprio in occasione di uno dei loro eventi, una festa sacra organizzata al bosco di Capodimonte con successivo pranzo comune – all’insegna dell’eco-friendly – e quattro chiacchiere comodamente stesi sull’erba.
Angela Phoenix, presidentessa dell’associazione, ci ha detto di più riguardo la nascita di questo progetto e le iniziative in programma.
Come è nata l’associazione?
L’associazione è nata dall’idea di Francesco e Caterina, due ragazzi che si incontrarono grazie ad un’associazione già presente sul territorio -non più attiva- e che nel settembre 2008 decisero di fondarne una propria, dando un loro contributo alla diffusione di quelli che erano gli ideali in cui credevano. Fu così che nacque Quercia Bianca.
Come mai la scelta di questo nome?
È una cosa che mi sono sentita chiedere spesso pur non avendo scelto io questo nome. In realtà, ad essere sinceri, non c’è una ragione specifica dietro questa scelta. Senz’altro è molto adatto: la quercia, in quanto albero secolare, simboleggia forza, longevità, vita; mentre il bianco ha a che fare con la sfera della spiritualità, della purezza.
E tu come sei entrata a far parte di Quercia Bianca?
Ero pagana già da molto tempo, ad ora saranno 15 anni circa, ma sono diventata socia di Quercia Bianca solo nel 2010. All’epoca Caterina si era già trasferita da tempo a Firenze per motivi di lavoro e Francesco era rimasto da solo a gestire l’organizzazione. Ho iniziato ad essere la sacerdotessa di Quercia Bianca nell’ottobre del 2010. Nel 2012 ci siamo registrati ufficialmente come Associazione di Promozione Sociale all’Agenzia delle Entrate. Inizialmente Francesco era il presidente ed io il vicepresidente del consiglio direttivo di Quercia Bianca. Da un paio d’anni, a seguito delle dimissioni di Francesco, ne sono diventata il presidente. Un altro importante cambiamento nella storia di Quercia Bianca è stato l’inserimento nel consiglio direttivo di Cipriano nel 2013, attuale vicepresidente e sacerdote. Francesco è rimasto consigliere nel direttivo, insieme a Vincenzo, che è il segretario economo dell’associazione.
Il tuo avvicinamento al paganesimo, invece?
Sono sempre stata interessata al concetto di religione e alla religiosità in generale; verso i quattordici anni ho iniziato il mio percorso di studio in quest’ambito, approdando al paganesimo dopo un lungo percorso di conoscenza ed autoconoscenza. Iniziai con il leggere di neoplatonismo, ermetismo, esoterismo, finché poi scoprii la Wicca. La Wicca mi sembrò molto aderente al mio pensiero, per cui fu il primo passo all’interno del mio percorso pagano. Successivamente incontrai quella che divenne la mia maestra spirituale ed iniziai un altro tipo di percorso.
Cos’è la Wicca?
La Wicca è una corrente neopagana piuttosto recente, nata negli anni ’50 del 1900, ad opera di Gerald Gardner e Doreen Valiente. Rappresenta un nuovo movimento religioso divenuto sempre più popolare anche grazie agli scritti di Scott Cunningham, Phyllis Curott, Dorothy Morrison e tanti altri che hanno davvero reso questa religione e pratica alla portata di tutti.
Condivide i tre principi sistematizzati dalla Pagan Federation International che accomunano le diverse tradizioni pagane e neopagane. Ossia:
- Amore e Comunione con la Natura: Rispetto e reverenza nei confronti del ciclo eterno di morte e rinascita che in essa si manifesta;
- Un’etica positiva che riconosce nella responsabilità individuale il proprio fulcro, attraverso cui ogni individuo deve trovare e sviluppare la propria natura in armonia con l’ambiente che lo circonda e con la società;
- Il riconoscimento del Divino tanto nei suoi aspetti maschili che femminili
Bisogna inoltre fare un dovuto distinguo tra paganesimo e neopaganesimo. Le correnti pagane sono, infatti, quelle che originano da tradizioni antiche e che hanno una soluzione di continuità fino al momento presente (ad esempio: sciamanesimo, induismo, scintoismo). Le tradizioni neopagane sono invece quelle nate in epoca più moderna che, seppur possano ispirarsi a tradizioni antiche, hanno di fatto una nascita recente.
Che tipo di eventi ed iniziative organizza l’associazione?
Organizziamo i Pagan Moot, con cadenza mensile, che rappresentano un’occasione di conoscenza e scambio di idee su argomentazioni pagane davanti ad una tazza di the caldo o ad un caffè. Si tengono infatti in un bar di Piazza Bellini a Napoli. Celebriamo inoltre gli 8 Sabba della tradizione neopagana (solstizi, equinozi e mezze stagioni). Questi sono eventi della durata di un’intera giornata, presso il Bosco di Capodimonte, in cui c’è un momento sacro di connessione con l’energia della festività in concomitanza con momenti teorici e la condivisione del pranzo. Occasionalmente organizziamo anche visite guidate in luoghi di interesse pagano, seminari e workshop a tema.
Che risposta avete avuto, nel corso del tempo, ai vostri eventi?
Ci sono stati corsi e ricorsi nel tempo, senza alcuna tendenza predominante. Molte persone arrivano a noi spinte semplicemente da curiosità, senza sapere di cosa si tratti, altre credono che paganesimo e ateismo siano la stessa cosa; altre, invece, scoprono un reale interesse e restano in modo più stabile, entrando a far parte attivamente dell’organizzazione. Di fatto, a noi non è mai importato il numero dei partecipanti. Il proselitismo non appartiene alla religione pagana (e neopagana). Noi rappresentiamo un servizio offerto alla comunità. Come una fontana pubblica, che è lì, pronta ad abbeverare i passanti assetati: che siano due persone o cento a servirsene non influisce in nessun modo sul valore che la fontana rappresenta per la comunità, quella di un’offerta sempre aperta, di una mano sempre tesa.
Per info e contatti:
Quercia Bianca
Si ringrazia vivamente Angela Phoenix per la sua disponibilità.
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