Scuola per cuochi per ragazzi con sindrome di Down in ex villa camorra
Scuola per cuochi per ragazzi con sindrome di Down: l'iniziativa dello chef Esposito a Quarto, nella villa confiscata a un boss di camorra
Scuola per cuochi per ragazzi con sindrome di Down: il progetto si chiama “Cooking a Revolution” ed è stato promosso dallo chef stellato Gennaro Esposito.
“Casa Mehari” sorge nell’ex villa del boss del clan Polverino, Nicola Imbriani, a Quarto (Napoli). La struttura confiscata è stata riaperta nel 2022 e dedicata al giornalista ucciso dalla camorra, Giancarlo Siani. Qui i ragazzi con sindrome di Down potranno imparare i segreti dell’arte culinaria e aspirare a diventare chef professionisti.
Per ottenere i fondi necessari all’acquisto di una cucina professionale, Esposito ha raccolto l’adesione di altri colleghi nell’ambito dell’edizione 2023 della “Festa a Vico”.
Scuola per cuochi per ragazzi con sindrome di Down: la cucina come luogo di inclusione
La scuola è stata inaugurata quest’oggi alla presenza di Esposito e di Maria Trapanese, presidente dell’associazione di volontariato “La Bottega dei Semplici Pensieri“. C’erano, inoltre, il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, e lo chef Michele Pelliccia, responsabile del corso.
Il primo cittadino si è così espresso in merito all’iniziativa:
“Stamattina abbiamo inaugurato La cucina di Casa Mehari. Questa è promossa dall’associazione La Bottega dei semplici pensieri che ospiterà eventi con il sogno di apertura di un bistrot. Una iniziativa che è il risultato di un percorso finanziato nel 2023 da ‘Festa a Vico’ dello chef Gennaro Esposito, presente con noi oggi, e che si innesta nel progetto ‘Cooking a Revolution’. Un’occasione per tanti nostri ragazzi speciali che qui avranno l’occasione di apprendere tecniche di cucina e preparare pasti nell’ottica di una costruzione di futuro e di lavoro sfruttando le loro potenzialità e energie. Questo è quello in cui crediamo da sempre. Consapevoli che la solidarietà e le differenze sono una risorsa preziosa“.
Scuola per cuochi per ragazzi con sindrome di Down – Gennaro Esposito ha manifestato la sua fiducia nelle cucine come luoghi di inclusione dove vince il lavoro di squadra e il rispetto reciproco. Dove ci si diverte condividendo il piacere provato dai clienti nel gustare i piatti preparati. Agli studenti presenti, molti dei quali già avviati in percorsi lavorativi, ha detto: ”La cucina è un posto magico“.
Maria Trapanese ha aggiunto entusiasticamente: “Una cucina professionale da destinare ai ragazzi è sempre stato uno dei nostri sogni, e finalmente oggi abbiamo realizzato questo nostro obiettivo“.
Fonte: Ansa.it
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