14 Giugno 2021

Proverbi napoletani-“Facesse na culata e ascesse ‘o sole!”: cosa significa?

proverbi napoletani

Proverbi napoletani- Quando si usa la famosa espressione “Facesse na culata e ascesse ‘o sole”? Che cos’è una “culata”?

Pura espressione della filosofia del popolo napoletano, i proverbi tutt’oggi fanno parte della parlata quotidiana e sono una fonte inesauribile di insegnamenti. Cosa significa ad esempio “Facesse na culata e ascesse ‘o sole” e quando si usa questa espressione?

Il proverbio può essere così tradotto: “Facessi il bucato e uscisse il sole”. Solitamente è usato da chi si lamenta  per essere sempre costretto ad agire in condizioni avverse. Spesso chi non riesce ad avere la fortuna dalla propria parte nelle imprese quotidiane che intraprende esclama “Facesse na culata e ascesse ‘o sole”.

È una locuzione piena di rammarico che allude al dispiacere che prova la massaia quando si accorge che, dopo aver fatto il bucato, le condizioni climatiche sono avverse.

Il termine “culata“ indica la “colata”, il bucato: parola che indica l’operazione di lavare e sbiancare i tessuti.

In passato le massaie partenopee lavavano i panni con un sapone naturale, “sapone ‘e piazza” (sapone di piazza), li mettevano in un recipiente di legno o di terracotta, che poi coprivano con un telo bucherellato (“cennerale“). Quindi vi rovesciavano sopra un composto di acqua bollente e cenere di legna (presa dal camino o acquistata dal “cenneraro”), che fungeva da detersivo. Il telo bucato filtrava la cenere che puliva bene i panni. Il “bucato” veniva poi sciacquato velocemente e lasciato asciugare al vento e al sole.

Da qui il famoso proverbio: quando nulla sembra andare per il verso giusto si dice “Facesse na culata e ascesse ‘o sole”.

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