Protesta spontanea autisti Anm, pochi bus in circolo: il motivo
Gli autisti sono contro al trasferimento di alcuni bus dai depositi. Ferme le linee che percorrono tutta la città: la R2 e la 151
PROTESTA SPONTANEA AUTISTI ANM – Oggi, 17 giugno, molti bus non sono usciti dal deposito Anm. Questo perché molti dipendenti hanno avviato la protesta spontanea degli autisti contro lo spostamento di alcune linee.
Fermi, tra gli altri, i bus attivi sulle linee R2 e 151 a lunga percorrenza. Sulle barricate ci sono i lavoratori del deposito di via Nazionale delle Puglie – già con pochi pullman – che hanno avuto la comunicazione di trasferimento di alcuni mezzi, quelli nuovi e funzionali, nel deposito di Carlo III.
La protesta è ancora in corso, e i mezzi sono tutt’ora pochi. Tra i motivi delle mancate uscite, inoltre, “l’assenza di condizionatori a bordo dei mezzi”.
Protesta spontanea autisti Anm contro il trasferimento dei bus
Come detto in precedenza, molti autisti stanno scioperando contro il trasferimento di alcuni bus dal deposito di via Nazionale delle Puglie a quello di Carlo III.
Il caso era stato sollevato nei giorni scorsi dal sindacato Orsa. Tramite il segretario Vincenzo Balzano, aveva comunicato ad Anm l’avvio della procedura di raffreddamento, chiedendo in contemporanea un incontro urgente. Si precisa che la protesta del sindacato sopra indicato non è collegato alla manifestazione spontanea di oggi, che risulta essere del tutto autonoma.
Il comunicato del Sindacato Orsa
Questo è quanto viene comunicato dal sindacato Orsa:
La Scrivente O.S., a seguito del provvedimento adottato dall’azienda di trasferire 10 vetture mod. Mercedes N200 dal deposito di via delle Puglie a quello di Carlo III, segnala che tale scelta va a incidere negativamente e pesantemente sul servizio già non a massimi livelli che Anm offre alla cittadinanza, riducendolo ancora di più sia in termini qualitativi che quantitativi. Si precisa che i bus di questo modello, sono meno obsoleti degli altri autobus presenti nel deposito di via Puglie, fanno parte di una dotazione iniziale di 20 vetture già ridotta a 15 efficienti in quanto 5 sono attualmente fuori servizio, prevalentemente vengono utilizzati (anche per le loro caratteristiche tecniche) per effettuare le linee 130 e 175, che prevedono il transito sia in autostrada che in tangenziale ove le altre tipologie di vetture più fatiscenti non sono in grado di circolare, e dovrebbero essere utilizzate anche per la nuova linea TAV-Afragola.
Il comunicato si conclude quanto segue:
Quindi, è del tutto evidente che il provvedimento di trasferirne 10 lasciandone solo 5 efficienti comprometterà i servizi e le linee effettuate e da effettuare dal suddetto deposito, arrecando enormi disagi all’utenza e creando grosse difficoltà agli autisti nell’espletamento della propria mansione; pertanto sarebbe opportuno sospendere tale provvedimento che sta creando un forte stato di agitazione tra il personale O.E. del deposito di via Puglie. La Scrivente, con la presente richiede un urgente incontro e attiva la Prima Fase della Procedura di Raffreddamento.
Il commento di Adolfo Vallini
Il sindacalista Usb Adolfo Vallini, commenta la vicenda sulla sua pagina Facebook in questo modo:
ANM ha innescato una lotta tra poveri dove a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Sono mesi che chiediamo invano di verificare il corretto funzionamento degli impianti climatizzazione a bordo dei bus proprio per evitare ricadute sul servizio, già di suo insufficiente, soprattutto nel fine settimana e nelle ore serali. Inaccettabile che nel 2024 i filobus debbano rimanere fermi nei depositi perché privi dell’impianto di climatizzazione.
Poi conclude:
Si parla tanto di sostenibilità ambientale e mobilità green e poi l’amministrazione comunale lascia che i mezzi elettrici vengano sostituiti da autobus con alimentazione diesel. Una situazione disastrosa per cittadini, turisti ed operatori del TPL, quest’ultimi spesso costretti a lavorare in assenza di locali attrezzati presso i capolinea: dotati di bagni ed acqua potabile per rifocillarsi dal caldo ed evitare condizioni di pericolo alla guida dei bus cittadini mentre esposti a temperature estreme.
Fonte: Fanpage.it
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