Protesta del settore edile: 300 scioperano in piazza
I lavoratori della ATC di Napoli questa mattina si riuniscono in Piazza del Plebiscito in protesta: “vogliamo tornare a lavorare”
Questa mattina in Piazza del Plebiscito a Napoli trecento persone si sono radunate in protesta: «vogliamo tornare a lavorare». Sono gli impiegati del settore edile, i lavoratori della ATC (ASSOCIAZIONE TECNICI E COSTRUTTORI), che in coro chiedono garanzie per tornare a lavoro.
La protesta, avvenuta nella piazza centrale di Napoli, ha visto i manifestanti disporre per terra i caschetti di protezione che si indossano quando si lavora. Assieme a questo gli striscioni chiedono di avviare piani di rilancio reali per il settore edile.
Una delegazione dei manifestanti sarà ricevuta in prefettura. La notizia giunge dal presidente di ATC, Rossano Ricciardi. Si aprirà un tavolo in cui saranno esposte le richieste dei lavoratori.
Le aziende del settore edile, infatti, registrano un calo del fatturato del 40% e in molti casi perdite anche maggiori. I lavoratori non sono tutelati. «Ci hanno bloccato e non possiamo più ripartire né lavorare» – dichiara ad ANSA l’architetto Luca Perla – «molti clienti sono fermi in attesa dell’Ecobonus».
«Spero che ci ascoltino» – conclude Perla – «che da questo incontro possa uscire la nostra voce e possano essere portate le nostre necessità e richieste».
Chi è ATC
ATC è costituita da imprenditori operanti nell’ambito dell’edilizia pubblica e privata e professionisti del settore (tecnici, architetti, ingegneri, geometri). Hanno deciso di unirsi per cercare di affrontare e risolvere in maniera sistematica e compatta i problemi che attanagliano già da tempo la macchina edile, esacerbati dalle ulteriori criticità causate dal Covid-19.
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