26 Ottobre 2020

Pronto soccorso pieno: “Mio padre 77enne rifiutato” – LA DENUNCIA

pronto soccorso

Pronto soccorso pieno all’ospedale di Nola, Barbara racconta: «Mio padre 77enne con problemi respiratori è stato rifiutato; costretti a portarlo a casa»

26 OTTOBRE 2020 – Questa notte, un uomo di 77 anni, con problemi respiratori, è costretto a tornare a casa perché non c’è posto al pronto soccorso: a documentare tutto è Barbara, la figlia dell’uomo, che denuncia la vicenda con un post su Facebook.

«Mio padre, 77 anni, chiama il pronto soccorso per un problema respiratorio – inizia Barbara – arriva l’ambulanza lo visita. Così la centrale operativa comunica al dottore dell’ambulanza che c’è posto all’ospedale di Nola. Caricano papà e si parte (per fortuna noi decidiamo di andare dietro con l’auto). Arrivati a Nola il cancello per accendere al pronto soccorso è chiuso con il catenaccio».

«Inizia così una diatriba prima tra la dottoressa e le guardie giurate (passa mezz’ora, papa è sempre in ambulanza). La dottoressa dell’ambulanza riesce ad entrare a parlare con il Pronto Soccorso, ma solo lei a piedi (intanto papà è sempre in ambulanza e passa un’altra mezz’ora). Quando torna dice che non c’è posto e non possono accettare papà in ospedale. Da lì telefonate su telefonate alla centrale operativa, non c’è posto in nessun ospedale della Campania (passa intanto un’altra ora e papà è sempre in ambulanza a morire dal freddo)».

Questi i video girati da Barbara all’esterno del pronto soccorso dell’ospedale di Nola.

 

Così conclude indignata Barbara: «Morale della favola: dobbiamo rinunciare al ricovero e riportare papà, che non è in buone condizioni, a casa. Ha preferito infatti tornare che stare a prendere freddo fuori dal cancello di un ospedale in un’ambulanza. Dopo una vita di tasse, pensi di vivere in un Paese civile invece sei nell’inciviltà più totale.»

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