Progetto educativo Quarto: prevenzione e crescita attraverso il gioco

Progetto educativo Quarto – Il progetto “Il gioco delle ali” punta a migliorare il benessere psicofisico dei bambini e a prevenire il disagio minorile. Il progetto è dedicato ai piccoli tra i 5 e i 10 anni.

L’iniziativa, ideata dallo psicologo Giuseppe Errico e dall’artista Roberto Sanchez, sarà presentata il 24 gennaio presso il comune di Quarto. Fa parte del programma “Ali per il futuro contro la povertà educativa“, sostenuto dall’associazione Arcipelago Onlus.

Progetto educativo Quarto: per bambini dai 5 ai 10 anni

Il progetto, sostenuto dall’associazione Arcipelago Onlus, coinvolge le scuole comprensive Gadda e Direzione Didattica Statale. Inoltre, vi è il supporto dell’assessore all’istruzione Raffaella De Vico e del sindaco Antonio Sabino.

Secondo il primo cittadino, “il gioco è fondamentale per lo sviluppo dell’affettività, della creatività e della socialità, promuovendo al contempo comportamenti sani legati alla salute e alla prevenzione.”

“Il gioco delle ali” è un tabellone con un percorso a spirale composto da 36 caselle. Attraverso il lancio di dadi, i bambini imparano in modo semplice e divertente concetti fondamentali legati alla salute, alla socialità, e al benessere psicofisico. Non è richiesta alcuna strategia complessa, rendendolo adatto anche ai più piccoli.

Giuseppe Errico, ideatore del gioco, sottolinea come questo approccio ludico possa motivare i bambini a riflettere sulla propria salute e a adottare comportamenti preventivi. Anche Roberto Sanchez, responsabile della grafica, evidenzia l’importanza di trasmettere messaggi educativi attraverso l’arte, valorizzando la creatività e la fantasia dei più piccoli.

Concludendo, il presidente di Arcipelago, Angela La Torre, evidenzia come il gioco rappresenti uno strumento essenziale per favorire l’autostima e la fiducia nei bambini, aiutandoli a superare timori e ad esplorare nuove conquiste. Un progetto che unisce educazione, divertimento e prevenzione per il benessere delle nuove generazioni.

Ti potrebbe interessare anche: CLICCA QUI!

Se vuoi sostenere il progetto editoriale della redazione NapoliZON, ti invitiamo a seguire anche la nostra pagina Facebook.