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Primarie Napoli, arriva il ricorso di Valeria Valente

11 mar 2016 di Redazione ZON

Valeria Valente, candidata vincitrice alle primarie di Napoli, presenta ricorso per verificare l’effettiva presenza di illeciti nei seggi durante le primarie di domenica scorsa. Ricorso-bis di Bassolino

[ads1] Le primarie Pd napoletane diventano un caso nazionale e l’esito definitivo sembra essere sempre più lontano. Arriva proprio poche ore fa il ricorso da parte di Valeria Valente: la candidata vincitrice delle primarie chiede il video integrale pubblicato da Fanpage riguardo gli illeciti verificatisi nei seggi di San Giovanni a Teduccio, Scampia e Piscinola. «Abbiamo presentato un ricorso per verificare se iscritti del Pd abbiano tenuto comportamenti lesivi dell’onorabilità del partito e degli stessi candidati, durante le primarie» scrive il comitato per Valeria Valente sindaco. Si chiede inoltre «di avviare ogni accertamento utile» per accertare «se vi siano stati, nella giornata di domenica 6 marzo, comportamenti contrari alle norme previste dallo Statuto del partito». 

Il ricorso è stato presentato da Giuseppe Balzamo, rappresentante della candidata alle primarie Valeria Valente: «I fatti sono tutti quelli rilevabili dal video prodotto e pubblicato da ‘Fanpage.it’», che però, si sottolinea nel ricorso, da solo non è «idoneo a dare certezza di illeciti comportamenti ancorché inopportuni dal punto di vista politico».

Di qui l’auspicio che la commissione «possa visionare l’intero video attraverso anche una corretta interlocuzione con i produttori del video stesso, al fine di comprendere se vi siano ulteriori casi su cui intervenire», nella convinzione «che si procederà con il rigore necessario e che ogni violazione sarà sanzionata con la severità necessaria».

Intanto il candidato sconfitto, Antonio Bassolino, ha presentato il ricorso-bis con il quale chiede l’annullamento dei voti nei seggi mostrati nel video. Nel ricorso, Bassolino contesta anche “la presenza alla riunione del comitato del segretario del PD napoletano”, da qui l’accusa di “grave commistione tra organo di garanzia e organo di partito”. I risultati, sostiene Bassolino, sono stati viziati da “serie e gravi irregolarità” e per questo si chiede l’annullamento del voto nei seggi, scorporandoli dal computo complessivo dei voti per la proclamazione del risultato finale“.

Il testo del ricorso-bis di Bassolino

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