Prenota vacanza per Sharm el Sheik ma è una truffa: persi 2mila euro
La notizia è stata diffusa dal deputato Emilio Borrelli: "Adesso i pacchetti di viaggi sono diventati dei pacchi"
Fonte: Pixabay

VACANZA TRUFFA 2MILA EURO – Una turista di Napoli ha perso 2mila euro destinati a una vacanza a Sharm el Sheikh, scoprendo, al momento della partenza, che l’agenzia di viaggi aveva incassato il denaro, chiuso i battenti ed era scomparsa. Non c’era traccia del volo.
Denunciato il caso dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra), interpellando Annalisa, la vittima del raggiro: “Ora sarei dovuta essere in spiaggia sul Mar Rosso, invece sono rimasta a Napoli”.
Questo non sarebbe un episodio isolato. Anche altri turisti napoletani, pronti a partire per la stessa località egiziana, avrebbero subito la truffa. Questo tipo di frode non è una novità, dato che un evento simile si era già verificato ad agosto 2023, quando 50 napoletani furono lasciati a terra a Capodichino.
Turista perde 2mila euro a causa di una “vacanza truffa”: l’indignazione di Borrelli
Il parlamentare Borrelli ha duramente criticato l’accaduto:
È una truffa indegna, che grida vendetta. La signora Annalisa doveva essere in vacanza da fine luglio a inizio agosto, invece è rimasta a casa. Le hanno preso 2mila euro. Ma non sarebbe l’unico caso. Si tratterebbe di un broker che ha venduto vari pacchetti ed ha chiuso le sue agenzie. Adesso quei pacchetti sono diventati dei pacchi.
In una diretta social, la signora Annalisa ha spiegato la dinamica: “Il 25 luglio dovevo partire con mio marito per Sharm el Sheikh – racconta – mi sono fidata di una agenzia di viaggi. Ho poi scoperto che tutte le agenzie di quella catena hanno chiuso in pochi mesi. Il giorno della partenza il titolare mi ha contattato dicendomi che il mio volo era stato spostato. Ho poi saputo che dice sempre così a tutti”. Un’altra vittima, la signora Carmela, rivela: “Ho perso 22mila euro – dice – avevo comprato presso le sue agenzie dei voli per i miei clienti che dovevano andare a Sharm El Sheikh, ma i voli non sono mai stati consegnati”. Un terzo turista ha confermato di aver subito una truffa analoga e di aver sporto denuncia.
La reazione delle associazioni di categoria e le richieste di maggiore tutela
Sull’accaduto sono intervenuti anche Cesare Foà, presidente di Adv Unite, e Agostino Ingenito, presidente Abbac. I due hanno “confermato che il presunto truffatore era già stato segnalato per attività scorrette”.
Le associazioni di categoria esprimono solidarietà alle vittime e mettono in guardia i consumatori. “Chiediamo alle istituzioni di intensificare le attività di vigilanza per proteggere i cittadini da queste truffe e garantire un settore turistico più sicuro,” si legge nella nota congiunta. Viene sottolineato che “in questa metà anno l’Abbac ha segnalato oltre 300 strutture ricettive non autorizzate e l’AdvUnite ha prodotto dossier su presunte agenzie di viaggio… I controlli servono per tutelare i clienti ricordando che non basta la scritta agenzia di viaggi, la fama sui social ma servono le tutele previste per legge…”. Le associazioni concludono ribadendo la richiesta di un albo “aggiornato in tempo reale per tutelare viaggiatori ed agenzie in regola”.
Fonte: Fanpage.it
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