11 Marzo 2020

Premio Strega 2020, annunciati i primi cinque nomi

Sono stati annunciati i primi 5 nomi che parteciperanno al Premio Strega 2020. Scopriamoli insieme…

Certo è ancora presto per la finale del Premio Strega 2020, che si terrà giovedì 2 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.

Sono stati però già annunciati i primi cinque nomi che parteciperanno all’ambito Premio letterario.

L’elenco dei partecipanti sarà molto folto e andrà poi sfoltito man mano fino ad arrivare a dodici finalisti.

Gli Amici della Domenica, la storica giuria che si occupa del Premio Strega, ha svelato i primi cinque autori che puntano alla vittoria.

I primi cinque autori che iniziano la scalata del Premio Strega 2020 sono:

  • Sandro Veronesi, Il colibrì (La Nave di Teseo);
  • Errico Buonanno, Teresa sulla Luna (Solferino Libri);
  • Angelo Ferracuti, La metà del cielo (Mondadori);
  • Giorgio Ghiotti, Gli occhi vuoti dei santi (Hacca Edizioni);
  • Ezio Sinigaglia, L’imitazion del vero (TerraRossa Edizioni).

Il già preannunciato testo di Sandro Veronesi, Il colibrì, è tra i titoli più forti di questa lista di partecipanti e proposto da gli Amici Della Domenica.

Il libro di Buonanno,  proposto da Chiara Gamberale, è un romanzo raffinato e originale sui figli del Novecento, nonchè ‘nipoti di Teresa’, personaggio chiave dell’opera.

A proporre invece Ferracuti è stato Paolo Di Stefano che ne parla come di un libro fra il memoir autobiografico e il romanzo di formazione dove la figura centrale è Patrizia, moglie dello scrittore, troppo presto perduta.

Il romanzo di Ghiotti invece è stato presentato da Biancamaria Frabotta che sottolinea come quest’opera letteraria sottoforma di raccolta di racconti sia di grande valore, sia dal punto di vista formale che nella sostanza del suo messaggio.

Infine, il testo di di Sinigaglia è stato proposto da Lorenza Foschiniche e colpisce per l’eleganza e la ricercatezza della scrittura nonchè per l’originalità del soggetto: un racconto che ricorda per lo stile, l’ironia e la bellezza della prosa ricorda una novella di Boccaccio.

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