15 Novembre 2015

Mistero a Positano: strada chiusa, ma il transito continua

Positano

Sconcertante la situazione che da mesi si vive in costiera amalfitana. La strada che da Piano di Sorrento conduce a Positano è stata ufficialmente chiusa. Ma da chi? I veicoli continuano a transitare senza alcun controllo. Aumenta il rischio di incidenti

[ads1]

Appare decisamente surreale il problema che da settimane ormai caratterizza la costiera amalfitana. La S.S. 163, che collega la penisola sorrentina a Positano, è stata ufficialmente chiusa per rischio frana. Nonostante il divieto di transito, i veicoli, compresi gli autobus di linea, continuano a percorrere la strada senza alcun impedimento, affrontando quotidianamente a proprio rischio la possibilità di incidenti.

Tragica la circostanza per i Positanesi e per tutti gli abitanti della costiera amalfitana, per i quali la statale 163 rappresenta il collegamento principale per poter raggiungere i posti di lavoro e le scuole in penisola sorrentina.
Intanto aumenta il numero degli incidenti, che sottolineano una situazione alquanto paradossale. Le vittime, in caso di sinistri, non potrebbero essere in alcun modo risarcite dalle compagnie di assicurazione e l’intervento delle forze dell’ordine farebbe scattare una sanzione verso i coinvolti, data l’inaccessibilità della strada. Pertanto molti degli incidenti avvenuti restano inosservati e ignoti.

Tante le proteste dei cittadini, che rimarcano l’inadeguatezza della gestione dei lavori e la pericolosità della tratta “Sono stati piazzati semafori lungo il tragitto senza alcun segnaletica che ne preavvisi la presenza. Ci sono barriere e stalli anche nei pressi delle curve più pericolose che costringono le vetture ad una vera e propria corsa a ostacoli”. “Per noi è impossibile non percorrere questa strada, è l’unico modo per andare a lavoro e, per gli studenti, di raggiungere le scuole”, affermano i cittadini di Positano. I Carabinieri, d’altro canto, si dicono “impossibilitati ad agire nei controlli”, a causa del divieto ufficiale posto dall’ Anas. L’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade si dice però incolpevole della situazione, rimandando la responsabilità ai Vigili del fuoco, i quali avrebbero imposto il divieto di transito dopo l’incendio del 19 settembre, avvenuto nella località di Tordigliano.

a Positano. Strada ufficialmente chiusa, ma i veicoli continuano a transitare liberamente.

a Positano. Strada ufficialmente chiusa, ma i veicoli continuano a transitare liberamente.

Tutta questa vicenda è uno scandalo, si è arrivati all’assurdo“, tuona l’ex vicesindaco di Positano, Gaetano Marrone. “Sono in continuo contatto con l’ Anas. L’interdizione rientra anche in due comuni napoletani, Piano di Sorrento e Vico Equense; aspettiamo qualche intervento della Regione Campania per la bonifica perché la situazione è diventata intollerabile. Il potenziale pericolo esiste ed esisterà sempre da Vietri sul mare a Positano per la natura stessa del territorio. Se si devono fare dei lavori che si facciano “, continua Marrone.
Stamattina presenti in zona anche gli studenti dell’Università Federico II di Napoli del dipartimento di “Scienze della terra”. Uno dei responsabili ci racconta:” Siamo qui per studiare le rocce del territorio e con noi sono presenti molti ragazzi in Erasmus.  È davvero difficile spiegare loro come sia possibile che in una situazione del genere il transito continui indisturbato. È qualcosa che all’estero non succederebbe, siamo di fronte all’ennesima gestione ‘all’italiana’ “.
Si tratta di una circostanza ambigua e triste quella che sta coinvolgendo la costiera amalfitana, gioiello della Campania e dell’Italia tutta. Una vicenda da superare il prima possibile per un territorio che si basa e si alimenta del turismo. Non mancano le denunce dei cittadini alle quali è impossibile non dare adito: perché il problema si rileva solo ora, dopo un’estate affollata come mai in precedenza? Perché la Regione non interviene tempestivamente con i lavori necessari? Domande che non trovano risposta, ma che rimarcano ancor di più l’assurdità del problema. Le istituzioni, poco chiare e trasparenti, sono alla ricerca di un capro espiatorio. La popolazione aspetta soluzioni.

 

[ads2]