Portici – Capitaneria di Porto sequestra la struttura delle Mortelle
Portici – sequestrato lo stabilimento alle Mortelle dalla Capitaneria di Porto per abusi urbanistici/edilizi e paesaggistici
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La Guardia Costiera corallina in coordinamento con gli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di Portici, del Comando Vigili Urbani di Portici e con il supporto di tecnici del servizio dell’ASL e tecnici dell’Ufficio tecnico comunale nella veste di ausiliari di polizia giudiziaria, a seguito di accertamenti hanno posto sotto sequestro in località Mortelle del Comune di Portici uno delle maggiori strutture turistico/ricreative della zona, realizzata a ridosso della prospiciente scogliera, per accertate difformità ed abusi di natura urbanistico – edilizio, paesaggistico – ambientale, demaniale e di igiene e sicurezza.
L’attività investigativa è stata condotta nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro 2016” per la lotta all’abusivismo del litorale cosiddetto “Miglio d’Oro”.
La struttura sequestrata denominata “Stone”, adibita a stabilimento elioterapico di oltre 400 metri quadri di estensione e composta da una pedana in legno, con una struttura sovrastante adibita a bar di 64 metri quadrati e di 3 locali spogliatoi e docce e 3 bagni chimici, è risultata realizzata difformemente alle prescrizioni autorizzatorie.
Inoltre, si sono rilevati vari abusi demaniali ed urbanistico – edilizi consistenti in strutture asservite allo stesso stabilimento balneare risultanti realizzate su aree demaniali adiacenti.
A giugno e a luglio su iniziativa di due cittadini attivi sul territorio, Francesco Portoghese e Ciro Gallo, erano state presentate al Sindaco Marrone, alla Capitaneria di Porto e alla Polizia di Stato di Portici-Ercolano due richieste di intervento circa la piattaforma oggetto del sequestro, non mancando di segnalare, tra l’altro, se erano stati rilasciati i pareri favorevoli del demanio e della sopraintendenza nonché se vi era stato un controllo sugli scarichi, visto che non c’era evidenza di immissione in fogne.
Infatti, nel corso degli accertamenti, è stato constatato che lo scarico delle docce presenti presso lo stabilimento non risultava allacciato a nessuna rete fognaria o contenitori di raccolta, e che quindi le acque venivano scaricate direttamente nella scogliera sottostante la predetta struttura in assenza della prescritta autorizzazione.
Per tale motivo la società titolare della struttura è stata inoltre sanzionata amministrativamente ai sensi del vigente Testo Unico Ambientale, nonché per mancata tenuta del prescritto registro di carico/scarico dei rifiuti e della relativa documentazione di tracciabilità degli stessi.
Il Sig. Portoghese da noi interpellato ci ha dichiarato che: “già precedentemente a queste denunce ne avevamo inoltrate altre, anche circa la sicurezza dei lavoratori che non veniva rispettata durante la costruzione della piattaforma. Inoltre, al fine del rispetto paesaggistico e ambientale tutte le piattaforme andrebbero eliminate e comunque bisogna continuare nell’attività di controllo lodevolmente svolta dalle forze dell’ordine preposte”.
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