15 Marzo 2017

Pornografia online: Denunciato giovane operaio di Napoli

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Pornografia online – Giovane operaio napoletano, trentaduenne, arrestato per pornografia on line e abusi sui minori, ad inchiodarlo, una serie di filmati

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Napoli – Le indagini della polizia postale sulla pornografia online, hanno condotto in carcere un 32enne arrestato per pedopornografìa e abusi sessuali sui minori.

L‘uomo, un giovane operaio, celibe e incensurato è un volto ”sconosciuto” per le forze dell’ordine.
L’operaio è accusato di avere detenuto, nonché divulgato sul web e condiviso con altri soggetti, una notevole quantità di materiale pornografico contenente immagini di minori.
 Alcuni dei quali, secondo quanto accertato nel corso delle indagini congiunte della polizia postale di Napoli e Reggio Calabria, sono stati vittime di abusi sessuali, compiuti personalmente dal giovane operaio.
Le verifiche erano partite dal materiale rinvenuto dagli agenti, gli investigatori avevano infatti esaminato i filmati registrati sui supporti informatici.
Secondo la ricostruzione fatta della questura, dopo una prima perquisizione delegata dall’autorità giudiziaria, gli investigatori hanno sequestrato all’indagato diversi supporti, sottoponendoli ad una approfondita analisi.
Il 32enne è stato quindi rintracciato dagli agenti presso la propria abitazione in provincia di Napoli, dove vive e lavora.
All’uomo è stato sequestrato anche uno smartphone dotato di specifiche applicazioni, che gli consentivano di nascondere, in cartelle invisibili, il materiale pedopornografico detenuto.
Dopo la notifica del provvedimento restrittivo, l’indagato è stato trasferito al carcere di Napoli. 
L’operazione, portata avanti dalla polizia postale, nasce dal costante ed attento monitoraggio della rete internet per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno dell’utilizzo di minori nella realizzazione di video ed immagini pornografiche.
Importante, la stretta collaborazione con il social network statunitense Twitter, che ha consentito l’acquisizione e l’analisi dei dati relativi a numerosi collegamenti internet, ed il successivo studio del relativo flusso di dati informatici che ha permesso infine l’individuazione del 32enne della provincia di Napoli, tra i soggetti coinvolti nell’illecito traffico on line.
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