3 Ottobre 2024

Ponticelli, case popolari gestite dal clan: imposta la ditta delle pulizie

il gruppo criminale imponeva alle famiglie abitanti di versare 10 euro per le pulizie

SEREM CONCORSI

PONTICELLI CASE POPOLARI GESTITE DAL CLAN

PONTICELLI, CASE POPOLARI GESTITE DAI CLAN-In seguito a un’indagine degli inquirenti, è stata eseguita questa mattina un’ordinanza della Polizia di Stato: 60 persone, ritenute legate al clan D. M-D. M., destinatarie di misure cautelari di varia natura.

Il clan D. L. B., che precedentemente gestiva le case popolari del quartiere di Ponticelli, ne aveva lasciato la gestione al clan D. M.-D. M.

Il gruppo criminale assegnava le abitazioni facendosi pagare, e in più imponeva alle famiglie abitanti di versare 10 euro ciascuno per il pagamento di una ditta di pulizia, da loro scelta. Naturalmente poi, incassando denaro anche da parte di quest’ultima.

Ponticelli case popolari gestite dal clan: le intercettazioni telefoniche e le estorsioni

Da un’intercettazione telefonica è venuta a galla una conversazione compromettente tra G. D. M, figlio di di F. al vertice del clan, e sua moglie. D. M. dopo la scarcerazione sarebbe dovuto andare a vivere in un’abitazione del Rione Fiat, in cui però abitava già un ragazzo.

“Ma che stai dicendo? Ma che, le regaliamo? Ma fammi capire”. E la moglie ribatte per rassicurarlo: “No… chi lo ha detto… a regalare… quello ce la paga, il ragazzo…”.


Come già detto, gli inquilini erano obbligati a pagare una ditta di pulizia imposta dal clan, per una cifra di 10 euro al mese a famiglia. Chiunque si rifiutasse di versare quella somma era soggetto a minacce e pressioni da parte del gruppo criminale.

A. P., collaboratore di giustizia, ha raccontato che a gestire gli affari di queste case popolari erano i clan D. L. B. – M. – C. Poi hanno ereditato tutto i D. M.-D. M.

La ditta prescelta dal clan è gestita da una donna residente a Poggioreale, che già lavorava per conto dei D. M. Questa doveva versare ai De Micco 2.500 euro, guadagnandone 4.5000. Le impiegate però, sono sottopagate, percependo uno stipendio che non superava i 250-300 euro al mese.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Donna trovata semi carbonizzata in casa: si indaga sulla morte di Ylenia