Pompei, riaperta la Casa del Giardino di Ercole

Pompei, riaperta oggi la Casa del Giardino di Ercole: casa e giardino saranno aperti ai visitatori.

Dopo un’accurata operazione di valorizzazione e ricostruzione filologica del giardino, riapre al pubblico la “casa del profumiere” con un’area verde con 800 rose antiche, 1.200 viole, 1.000 piante di ruscus, oltre a ciliegi, viti e meli cotogni.

La Casa del Giardino di Ercole, risalente al III sec a.C., è stata inaugurata oggi. Sarà aperta alle visite tutti i martedì come “casa del giorno”.

Scavi di Pompei, rifiorisce la “casa del profumiere”

“A Pompei il paesaggio naturale e archeologico sono un tutt’uno. Questa fusione naturale lo era in antico e lo è tornata ad essere oggi, grazie ai progetti di cura delle aree verdi del Parco, che hanno restituito e valorizzato questa commistione. – ha dichiarato il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – Il verde di Pompei che un tempo era percepito come un problema di gestione e manutenzione, […] oggi è riconosciuto come componente essenziale delle aree archeologiche, nonché del più ampio progetto di azienda agricola del Parco. Nelle tante attività di valorizzazione del sito, il supporto dei privati, dalle sponsorizzazioni tecniche alle partenership pubblico private, è sempre più fondamentale, e ringraziamo in tal senso per questo prezioso affiancamento.”

La Casa deve il suo nome a una statuetta marmorea trovata nel larario del giardino ed è famosa per l’iscrizione all’ingresso cras credo.

L’intervento di valorizzazione è stato realizzato grazie a un accurato progetto coordinato dall’Associazione ROSANTIQUA, con la collaborazione scientifica di Antonio De Simone e Salvatore Ciro Nappo, per gli aspetti archeologici; di Michele Borgongino per gli aspetti botanici; di Luigi Frusciante e di Gaetano Di Pasquale del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, per gli aspetti agronomici; Raffale Serafino per la direzione dei lavori. A coordinare progetto e lavori i funzionari del Parco Archeologico di Pompei, i responsabili del progetto Paolo Mighetto e Maria Rispoli. Fondamentale anche il lavoro di Anna Onesti e l’Area Verde del Parco, Claudia Buonanno, Maurizio Bartolini, Halinka Di Lorenzo.

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