Pompei è Musica, presentato oggi il programma al Ministero della Cultura
"Un viaggio sonoro dove la musica si fonde con la storia di Pompei"
Immagine: BOP - Beats of Pompei 2025 uff. stampa

Pompei è Musica, la rassegna estiva che porterà la musica dal vivo nell’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei, è stata presentata, oggi, presso la sede del Ministero della Cultura.
La seconda edizione della manifestazione si svolgerà dal 27 giugno al 5 agosto 2025.
14 concerti live, dal classico al pop, che prevedono la partecipazione di grandi artisti nazionali e internazionali tra cui Andrea Bocelli e Riccardo Muti. La rassegna Bop prevede la partecipazione di: Gianna Nannini, Dream Theater, Jean Michel Jarre, Antonello Venditti, Jimmy Sax, Ben Harper, Nick Cave, Stefano Bollani, Bryan Adams, Serena Rossi, Wardruna.
Pompei è Musica, la rassegna di musica
La rassegna è promossa dal Ministero della Cultura e dal Parco Archeologico di Pompei; realizzata in collaborazione con il Comune di Pompei e la Regione Campania con la Direzione artistica a cura di Giuseppe Gomez. Organizzazione tecnica: Blackstar Entertainment e Fast Forward.
Ha introdotto la presentazione della rassegna Giammarco Mazzi, Sottosegretario di Stato alla Cultura con delega alla Musica, che ha sottolineato l’importanza della presenza nel programma musicale del Maestro Jean-Michel Jarre.
“La musica non è fatta di note ma di suoni è una frase che introduce un aspetto universale della visione culturale della musica – chiosa il Sottosegretario Gianmarco Mazzi – e fa rileggere a tutti noi quello che accade oggi nella musica, anche la discontinuità con la musica classica, riassegnando ad ogni periodo il valore del suono che lo rappresenta.”
“La programmazione della manifestazione ‘Pompei è Musica’ è di grande qualità e la presenza dell’eclettico Jean-Michel Jarre ne conferma l’ottimo livello” continua.
Il Sottosegretario dà, inoltre, risalto all’auspicata e continua alleanza tra i beni culturali nazionali e le arti performative ovvero le attività culturali. Una somma di offerte culturali (luogo e arte) che riesce a dare il massimo risalto alla bellezza. Attraverso questa commistione culturale, tuttavia, si ritiene di offrire al pubblico emozioni e suggestioni molteplici intervenendo, così, sui malesseri diffusi dell’animo e creando quel benessere che può incidere positivamente anche sulla salute della popolazione.
Pompei è Musica, l’importanza di unire si siti con le arti
Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha dato, poi, grande risalto agli input che la manifestazione ha avuto dal Ministero della Cultura. I beni materiali e immateriali del territorio napoletano hanno finalmente grande respiro nel modo di fare cultura. I siti archeologici, i beni culturali, hanno la capacità di trasformare l’esperienza e la visione collettiva del mondo soprattutto attraverso i beni immateriali: tutte le arti e le espressioni culturali artistiche.
Il Direttore sottolinea, inoltre, che la conservazione del Bene Culturale non basta. Quest’operazione è soltanto la base da cui partire per ospitare tutte quelle espressioni e attività artistiche che possono mettere in risalto la bellezza e la cultura del territorio.
Anche il turismo che è ancora relegato ad un utenza “mordi e fuggi” va curato e incentivato a diventare un’esperienza più completa e meno frantumata.
Carmine Lo Sapio, Sindaco di Pompei, fa rilevare che Pompei con quest’iniziativa è diventata un esempio per altri siti archeologici e non solo.
Immagine: BOP – Beats of Pompei 2025 – scattata dal Direttore Gabriel Zuchtriegel (come dichiarato in conferenza stampa).
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