Pomigliano, operaio licenziato si cosparge di benzina sotto casa di Di Maio
Pomigliano d’Arco, operaio licenziato si incatena e si cosparge di benzina sotto casa di Di Maio. I dettagli della vicenda
Pomigliano – ore di terrore questo pomeriggio a Pomigliano d’Arco.
Uno dei cinque operai della Fca, per cui la Cassazione ha disposto oggi il licenziamento, si è incatenato e si è cosparso il capo di benzina, sotto casa di Di Maio.
Mimmo Mignano – questo il nome dell’uomo – era accompagnato in questo suo atto di protesta da un suo collega, anch’egli licenziato.
Prontamente bloccato dai Carabinieri, allertati dal 118, l’uomo è stato condotto presso l’ospedale di Nola.
Attualmente lamenta forte bruciore agli occhi, causato dalla benzina con la quale si era cosparso il capo.
L’operaio – insieme ai colleghi – è incorso nel licenziamento in quanto nel 2014 aveva messo in scena il suicidio dell’Ad Sergio Marchionne all’esterno dello stabilimento pomiglianese.
I cinque erano stati reintegrati in fabbrica grazie ad una sentenza emessa dalla Corte d’appello nel 2016, ma l’Azienda – pur continuando a versar loro lo stipendio – non li aveva riammessi al lavoro.
Ne aveva, anzi, richiesto il licenziamento.
Oggi, la decisione della Cassazione, che ha confermato il licenziamento dei cinque operai per aver oltrepassato i “limiti della dialettica sindacale“.
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