LA DENUNCIA, Pomigliano d’Arco: il degrado del plesso Buonpensiero
LA DENUNCIA: Può una scuola primaria, frequentata da centinaia di bambini, versare in simile stato di degrado? Dov’è l’amministrazione e come tutela i suoi piccoli cittadini?
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LA DENUNCIA, Pomigliano d’Arco 3 maggio 2016. Le elezioni comunali sono ad oggi un lontano ricordo ed ecco che anche la periferia, come prevedibile, torna ad esser nuovamente abbandonata a se stessa e al suo stato di degrado. Quelle che stiamo per mostrarvi sembrerebbero delle immagini scattate ad una scuola “martoriata” dagli attacchi di un cacciabombardiere inglese o, più verosimilmente, quelle di un edificio scolastico situato nelle favelas brasiliane. La verità, la triste verità, è che queste immagini “dipingono” un pezzo di vita, di infanzia, di cuore, di cultura della periferia pomiglianese: il plesso Buonpensiero, scuola primaria situata nei pressi del Parco Arcobaleno, ex “Legge 219“.
Lecito chiedersi quanto di umano vi sia in un atteggiamento di totale menefreghismo nei confronti di una scuola primaria frequentata quotidianamente da centinaia di persone. Tante le segnalazioni nelle scorse settimane, tutte infruttuose. Per circa dieci giorni qualcuno ha rischiato di farsi male: insegnanti, personale ATA, gli stessi bambini. A quanto pare domani l’amministrazione comunale provvederà a sostituire le tapparelle avvolgibili danneggiate e a rimuovere i calcinacci presenti in prossimità dell’ingresso della scuola. Finalmente!
Una storia a lieto fine? Non direi. Governare una città significa amministrarla correttamente nel suo insieme, valorizzarla nella sua totalità e non nel “singolo”, riqualificarne il centro ma anche e soprattutto la periferia, evitare che vengano compiuti atti di vandalismo e provvedere ad una adeguata sensibilizzazione del cittadino nei confronti di ciò che di diritto gli appartiene: LA SCUOLA.
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