Poggioreale: uomo si toglie la vita in carcere
Gli strascichi del Coronavirus sono evidenti. La pandemia ha lasciato segni sia economici che sociali. A Poggioreale un altro suicido tra i detenuti
Napoli – La pandemia che ha interessato il mondo e che interessa tutt’oggi il pianeta ha lasciato strascini evidenti sia in campo economico che sociale. Dopo le rivolte nei carceri di marzo per la sospensione dei colloqui, sembrava che la situazione fosse sotto controlli. Ma sembra a oggi non essere così. Con le restrizioni in vigore i detenuti si sentono sempre più soli non potendo incontrare i propri familiari e arrivano a compiere gesti estremi. A Napoli, nel carcere di Poggioreale si è tolta la vita un altro detenuto.
Dopo il suicido dell’altro ieri di Luigi Rossetti (40 anni, ndr) nel ristretto di Santa Maria Capua Vetere, quest’oggi a togliersi la vita in carcere è stato Alfonso Fresca di 39 anni. L’insano gesto è stato compiuto dall’uomo alle prime luci dell’alba.
I garanti dopo il sesto suicido nei carceri della Campania in quest’anno, chiedono con urgenza un incontro tra il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e il responsabile dell’Osservatorio Regionale della Sanità Penitenziaria con i soggetti coinvolti nel mondo penitenziario. In più i garanti hanno affermato: “Anche se i suicidi sono ascrivibili a diverse motivazioni, il carcere continua ad uccidere. Lo stop a risocializzazione, volontariato, al reinserimento e la diminuzione dei contatti con gli affetti ha prodotto un evidente senso di abbandono e arrendevolezza”.
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