12 Dicembre 2017

10 (+1) cose che non sapevi sulla pizza!

pizza

pizza

L’Unesco ha recentemente decretato la piazza napoletana come patrimonio culturale dell’umanità. Una notizia che rende Napoli e i napoletani davvero orgogliosi. Voi amanti della pizza, siete sicuri di conoscere tutto ciò che riguarda il cibo più gustoso del mondo? Ecco le 10 (+1) curiosità sulla regina made in Naples

Da dove nasce l’idea della pizza?

Sembrerà incredibile ma i primi ad avere l’intuizione della pizza furono gli egizi a scoprire il segreto della lievitazione e dando vita a un alimento che chiamavano “pita”. Nel 4.000 a.C. è nato il primo vero forno, proprio lungo le sponde del fiume Nilo. Gli egiziani erano grandi mangiatori di pita, ma anche grandi bevitori di birra; furono tra i primi a creare l’abbinamento pizza/birra.

Come arrivò a Napoli?

I saraceni importarono le pizze di farro per la prima volta in provincia di Napoli, più precisamente a Torre del Greco. Il farro fu sostituito poi con il grano, e venne successivamente condito con olio e aglio. Il pomodoro arrivò molto più tardi, dopo la scoperta dell’America, infatti le prime pizze rosse risalgono al Settecento.

Conoscete la storia della pizza margherita?

Sono davvero tante le pizze che nel corso degli anni hanno estasiato le nostre papille gustative: dalle ricette classiche, alle rivisitazioni di quest’ultime, fino alle pizz gourmet. A prescindere dai gusti però, esperti culinari e non, sono concordi che la pizza per eccellenza è naturalmente la “regina” pizza margherita.

La leggenda più diffusa sulle origini della pizza margherita vuole che nel giugno 1889 sia stato il cuoco Raffaele Esposito, proprietario della pizzeria Brandi, a proporre su invito dei funzionari regi il delizioso piatto alla regina d’Italia Margherita di Savoia, moglie di Umberto I. La preferita della regina pare sia stata la pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico, anche per rappresentare i colori della bandiera italiana.

Quattro i tipi di pizze che vengono cucinate in quell’occasione: la bianca con strutto, basilico, pecorino e pepe cioè la Mastu Nicola, la pomodoro, alici, aglio, origano e olio, la pomodoro, mozzarella, basilico, olio e pecorino e il calzone fritto con ricotta e cicoli. Le prime tre vengono cotte nel forno del casamento Torre, una casetta di campagna, all’interno dell’agrumeto personale dei reali nell’allora reggia – oggi museo con bosco.

Perchè la pizza “marinara” si chiama così?

La marinara, la più antica delle pizze rosse, raccoglie tutti gli ingredienti utilizzati fino dell’epoca ad oggi: pomodoro, aglio, origano, olio extravergine d’oliva. Contrariamente a ciò che si può pensare, il nome non deriva da qualcosa che ha a che fare con il pesce, bensì al fatto che era il piatto che mangiavano i pescatori una volta rientrati in porto.

Chi mangia più pizza nel mondo?

Non siamo noi italiani. A batterci ci sono gli americani, con oltre 13 chili di pizza a persona all’anno, il doppio di quella mangiata da noi, che deteniamo la medaglia d’argento con 7,6 chili pro capite.

Qual è la pizza più lunga del mondo?


Il Guiunnes dei Primati è stato battuto nel 2015 dall’Italia che ad Expo ha presentato una pizza che misura 1595,45 metri di lunghezza e circa 5 tonnellate di peso. Per prepararla ci sono voluti cinque forni, 80 componenti della Nazionale italiana pizzaioli, 200 volontari che hanno vigilato sulla preparazione e sulla cottura della pizza, 40 persone addette allo spostamento dei forni. Per cucinarla ci sono voluti tre minuti per ogni metro.

Qual è stata la prima pizzeria e dove si trovava?

La più antica pizzeria fu aperta a Napoli nel lontano 1738. Si chiama “Port’Alba” e serviva per rifornire gli ambulanti che andavano in giro per la città. Poco più di 90 anni dopo, fu la prima anche ad offrire tavoli e sedie per i propri clienti, tra cui spiccano nomi come Gabriele D’Annunzio, re Ferdinando di Borbone, Francesco Crispi e Benedetto Croce.

Le pizze fanno bene?

Il dibattito è sempre aperto: c’è chi dice che lo siano e chi no, ma negli ultimi anni  sono state presentate tre pizze, buone da mangiare e terapeutiche: sono Vita, Tiresia ed Eracle. La prima è pensata per le donne che aspettano un bambino, la seconda stimola il metabolismo e l’ultima è ideale per chi fa sport in quanto stimola il reintegro di proteine, vitamine e sali minerali.

Quali sono le caratteristiche della pizza napoletana?

La pizza deve essere cucinata in un forno a legna, non deve essere mai stesa con il mattarello, e non deve superare i 3 millimetri di spessore al centro. Naturalmente gli ingredienti con cui viene realizzata devo provenire soltanto dall’Italia.

Qual è la pizza più strana?

Potrebbe essere quella destinata agli astronauti, realizzata non da un pizzaiolo, ma da unastampante in 3d. La NASA, l’ente spaziale statunitense, ha già incaricato un’azienda texana di progettare l’apposita stampante.

10 (+1)!

Chi sono i pizzaioli più veloci? L’ultima gara di velocità (nel 2014 a Las Vegas) ha visto trionfare l’inglese Pali Grewal, che in appena 32 secondi e 28 centesimi ha infornato tre pizze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.