9 Febbraio 2025

Percorsi abilitanti per i vincitori del concorso PNRR 1

Percorsi abilitanti per i vincitori del concorso PNRR 1: le nuove indicazioni da parte del Ministero e le osservazioni dei Sindacati.

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concorso scuola Percorsi abilitanti per i vincitori del concorso PNRR 1: le nuove indicazioni da parte del Ministero e le osservazioni dei Sindacati.

Percorsi abilitanti – Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) hanno rilasciato una nota congiunta contenente i primi chiarimenti sui percorsi abilitanti che i vincitori del concorso PNRR 1 non abilitati devono completare per poter essere assunti a tempo indeterminato. I docenti interessati dovranno seguire percorsi abilitanti da 30 CFU/CFA o 36 CFU/CFA, in base alla propria situazione.

Disponibilità dei percorsi abilitanti e problematiche logistiche

La ricognizione sui percorsi già accreditati per l’anno accademico 2023/2024 e quelli in fase di accreditamento per l’a.a. 2024/2025 ha evidenziato una disparità nella disponibilità delle classi di concorso sul territorio nazionale. Questo comporta che alcuni docenti, obbligati a completare il percorso abilitante per l’immissione in ruolo, potrebbero dover frequentare corsi in sedi distanti dalla loro area di servizio.

Soluzione proposta: convenzioni tra atenei e istituzioni AFAM

Per facilitare la frequenza dei percorsi abilitanti, il MIM propone una convenzione tra atenei e istituzioni AFAM, consentendo ai docenti di iscriversi ai corsi attivati dall’istituzione che ha la classe di concorso desiderata e di svolgere la formazione in collaborazione con l’istituzione più vicina alla loro sede di servizio.

Poiché i percorsi abilitanti sono strutturati in due parti—una generale e una specifica sulle metodologie didattiche—i docenti possono frequentare la parte generale in modalità telematica, mentre la parte specifica può essere completata in presenza o in modalità telematica sincrona, a seconda delle convenzioni attivate.

Modalità telematica e sincrona per la parte specifica

Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i corsi di formazione iniziale possono essere seguiti in modalità telematica per il 50% della loro durata, esclusi i tirocini e i laboratori. In questo modo, i docenti potranno completare la formazione specifica in modalità telematica sincrona presso l’istituzione accreditata per la classe di concorso, mentre la parte generale del corso potrà essere svolta in presenza, presso un’altra istituzione più vicina alla sede di servizio.

Comunicazioni e attivazione delle convenzioni

Gli Uffici Scolastici Regionali (USR) dovranno comunicare al MUR la provincia di insegnamento di ciascun docente e il percorso abilitante che dovrà essere completato, distinguendo tra i corsi da 30 CFU/CFA e 36 CFU/CFA. La tipologia del percorso sarà determinata in base alla situazione specifica di ogni docente al momento dell’attivazione dei corsi.

Rilascio del titolo abilitante e iscrizione formale

Il titolo abilitante sarà rilasciato dall’istituzione che eroga la parte di formazione a distanza, presso la quale il docente sarà formalmente iscritto. L’istituzione universitaria o AFAM locale si occuperà di erogare la parte generale in presenza.

Osservazioni della FLC CGIL sulle criticità

La FLC CGIL ha accolto positivamente la decisione di aggiornare lo stato dei docenti vincitori di concorso per individuare il percorso abilitante più adatto alla loro situazione, come nel caso di un docente che, dopo aver partecipato al concorso con laurea e 24 CFU/CFA, ha maturato tre anni di servizio e può ora optare per il percorso da 30 CFU/CFA.

Tuttavia, l’organizzazione ha ribadito due criticità: il costo troppo elevato dei percorsi abilitanti e l’incongruenza delle tempistiche. È necessario che le attività siano allineate ai tempi scolastici, per permettere la conclusione in tempo utile per l’iscrizione o l’aggiornamento delle graduatorie supplenze, nonché per richiedere i permessi per il diritto allo studio.

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