Pensione anticipata: ecco come si può ottenerla
Pensione anticipata: ecco quali sono tutti i requisiti necessari per ottenerla. Diverse le opzioni a seconda della categoria di appartenenza
Pensione anticipata: l’età pensionabile (vale a dire l’età a partire dalla quale è possibile ricevere la pensione di vecchiaia ordinaria dall’Inps) è fissata a 67 anni. Non in tutti casi è però necessario attendere il sessantasettesimo anno di età per andare in pensione: come anticipare la soglia minima?
Come si può ottenere la pensione anticipata? Diverse sono le categorie di lavoratori che possono beneficiarne, ma su tutti coloro i quali possiedono molti più versamenti rispetto ai 20 anni minimi (o 15 anni, per chi beneficia delle deroghe, o addirittura 5 anni, per chi si pensiona a 71 anni nel sistema contributivo) richiesti per la pensione di vecchiaia.
Pensione anticipata ordinaria
La pensione anticipata ordinaria può essere ottenuta sino al 31 dicembre 2026 se vengono soddisfatti i seguenti requisiti:
- 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne;
- 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
- più 3 mesi di finestra, cioè di attesa tra la maturazione del requisito contributivo (che può essere ottenuto anche in regime di cumulo).
Pensione anticipata lavoratori precoci
I lavoratori precoci possono ottenere le pensioni anticipate se hanno maturato 41 anni di contributi e 3 mesi di finestra se appartengono alle categorie salvaguardate (vale a dire disoccupati, invalidi in misura almeno pari al 74%, caregiver (coloro che assistono, da almeno 6 mesi, un familiare entro il 2° grado convivente, con handicap grave) e addetti ai lavori usuranti e gravosi.
Pensione anticipata contributiva
Coloro che sono privi di contributi alla data del 31 dicembre 1995, o coloro che optano per il computo di tutti i contributi presso la gestione Separata possono ottenere la pensione anticipata contributiva con un minimo di:
- 64 anni di età;
- 20 anni di contributi effettivi;
- un assegno almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale.
Non sono previste finestre di attesa per la liquidazione del trattamento.
Pensione di anzianità in totalizzazione
La totalizzazione è uno strumento che, come il cumulo, dà la possibilità di ottenere il diritto alla pensione sommando i gratuitamente contributi versati in gestioni diverse.
Attraverso la totalizzazione è possibile ottenere, senza limiti di età, la pensione di anzianità (simile alla pensione anticipata, in quanto può essere raggiunta, in questo caso, sulla sola base degli anni di contributi), con:
- 41 anni di contributi;
- l’attesa di una finestra di 21 mesi.
Come previsto per il pensionamento in regime di cumulo, la pensione in totalizzazione è calcolata separatamente ed autonomamente da ogni gestione in cui risultano accreditati contributi.
Normalmente, si applica il ricalcolo contributivo; si applica tuttavia il calcolo retributivo o misto qualora si raggiunga l’autonomo diritto a pensione, oppure, in relazione alla quota liquidata dalle casse professionali, sia raggiunto il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia presso la gestione.
Pensione per gli addetti ai lavori usuranti e notturni
Un’ulteriore pensione agevolata è la pensione di anzianità a favore degli addetti a mansioni usuranti e turni notturni. Questa pensione di anzianità si può raggiungere con un minimo di 35 anni di contributi e di 61 anni e 7 mesi di età.
Nel dettaglio, per ottenere la pensione di anzianità, è necessario che il lavoratore soddisfi le seguenti condizioni, valide sino al 31 dicembre 2026 (non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita):
- quota minima 97,6 (la quota rappresenta la somma dell’età e dei contributi al momento del pensionamento), con:
- almeno 61 anni e 7 mesi d’età;
- almeno 35 anni di contributi.
Se l’interessato possiede anche contributi da lavoro autonomo, i requisiti sono aumentati di un anno.
Hanno diritto alla pensione d’anzianità anche i lavoratori adibiti a turni notturni, ma le quote sono differenti a seconda del numero di notti lavorate nell’anno: da 78 in su, da 72 a 77 notti, da 64 a 71 notti. Rileva in modo differente, ai fini dei requisiti per la pensione, anche il numero delle ore di lavoro notturno svolto.
In ogni caso, il lavoro usurante o notturno deve essere svolto per almeno 7 anni nell’ultimo decennio, o per almeno la metà della vita lavorativa. Non sono previste finestre di attesa.
Per saperne di più: Pensione addetti ai lavori usuranti ed ai turni notturni.
Opzione donna
Con l’opzione donna, le lavoratrici possono pensionarsi (in base alle novità introdotte dal disegno di legge di bilancio 2021) se:
- compiono 58 anni di età entro il 31 dicembre 2020, se dipendenti;
- compiono 59 anni di età entro il 31 dicembre 2020, se autonome;
- raggiungono 35 anni di contributi alla stessa data, in entrambi i casi.
In cambio dell’anticipo pensionistico, il trattamento è ricalcolato col sistema contributivo, solitamente penalizzante. Inoltre, dalla maturazione dei requisiti è prevista una finestra di attesa pari a:
- 12 mesi per le dipendenti;
- 18 mesi per le autonome.
Pensione anticipata quota 100
Dal 2019 e sino al 31 dicembre 2021, la pensione anticipata si può ottenere anche con l’opzione quota 100. Con la pensione anticipata quota 100 è possibile uscire dal lavoro quando la quota, cioè la somma di età e contribuzione al momento dell’uscita dal lavoro, è pari a 100. In base a quanto indicato dalla legge [4], però, non tutti coloro la cui quota è pari a 100 possono pensionarsi con questo trattamento, ma può uscire dal lavoro solo chi possiede un requisito di età minimo pari a 62 anni ed una contribuzione minima pari a 38 anni (di cui 35 al netto dei periodi di disoccupazione e malattia non integrata, per gli iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria Inps o presso alcuni fondi sostitutivi della stessa).
La pensione anticipata quota 100 può essere ottenuta col cumulo dei contributi, cioè sommando i versamenti accreditati in casse diverse, ad esclusione delle casse professionali. Per la quota 100, il requisito di età e quello contributivo non saranno assoggettati agli adeguamenti alla speranza di vita.
Alla pensione quota 100 sono applicate le finestre di attesa, pari a 3 mesi per la generalità dei lavoratori ed a 6 mesi per i dipendenti pubblici; per chi percepisce il trattamento, non è permesso lavorare sino all’età pensionabile (67 anni); possono essere prodotti solo redditi da lavoro autonomo occasionale in misura inferiore a 5mila euro annui.
I requisiti per la pensione quota 100 possono essere maturati sino al 31 dicembre 2021.
Scivoli per la pensione
Abbiamo osservato le principali tipologie di pensione anticipata riconosciute dall’Inps. Oltre a questi trattamenti, l’Inps può anche riconoscere delle indennità che consentono di uscire prima dal lavoro agli appartenenti a specifiche categorie svantaggiate, o ai lavoratori in esubero: non si tratta di pensioni, ma di prestazioni di accompagnamento alla pensione.
Con l’Ape sociale, ad esempio, è riconosciuta un’indennità che accompagna il lavoratore svantaggiato dai 63 anni di età sino alla pensione di vecchiaia. Per approfondire: Guida alla pensione anticipata.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Modella brasiliana Papa Francesco: il like alla prosperosa modella
Lascia un commento