13 Dicembre 2023

Pensione a 71 anni se si inizia a lavorare oggi: il rapporto Ocse sull’Italia

foto di repertorio

avellino ritrovata anziana scomparsa

I 22ENNI ITALIANI IN PENSIONE A 71 ANNI: IL RAPPORTO OCSE – Ai giovani di oggi toccherà lavorare molto più a lungo dei propri genitori e dei propri nonni. L’ultimo rapporto dell’Ocse, intitolato Pension at a glance, analizza le soglie di pensione dei Paesi appartenenti all’Organizzazione. L’Italia ha la seconda soglia più su 38 Paesi alta dopo la Danimarca.

Nello studio si legge: “Per chi entra ora nel mercato del lavoro – si suppone a 22 anni con un contratto regolare -, si legge nello studio, l’età pensionabile normale raggiungerebbe i 70 anni nel Paesi Bassi e Svezia, 71 anni in Estonia e Italia e anche 74 anni in Danimarca”. Nel 2023, l’età pensionabile legale in Italia è di 67 anni. Per chi comincia a lavorare ora l’età media di uscita sarà superiore di 4 anni.

Pensione a 71 anni: ecco perché in Italia si va in pensione sempre più tardi

Dal rapporto Ocse si legge che L’Italia è uno dei nove paesi Ocse che vincolano il pensionamento legale per età con la speranza di vita. In un sistema contributivo tale collegamento non è necessario per migliorare le finanze pensionistiche, ma mira a evitare che le persone vadano in pensione troppo presto con pensioni troppo basse e per promuovere l’occupazione”. Sono quindi i bassi stipendi che non consentono di avere contributi alti tali da poter sopravvivere serenamente negli anni di anzianità la causa di un’età pensionistica così alta.

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