11 Agosto 2023

Pedoni investiti e uccisi a Napoli, è emergenza sicurezza stradale

Pedoni investiti e uccisi a Napoli: Giuseppe e Maria, vittime innocenti dei pirati della strada e della mancanza di controlli

Foto di StockSnap da Pixabay

Pedoni investiti e uccisi a Napoli

Pedoni investiti e uccisi a Napoli – La strada miete ancora vittime: Giuseppe Cimmino e Maria Caiazzo, rispettivamente di 77 e di 63 anni, sono deceduti entrambi nella giornata di mercoledì 9 agosto 2023 a causa di circostanze molto simili.

Le vite di Giuseppe e Maria sono state falciate da investimenti pedonali. I loro decessi, uniti agli innumerevoli che si contano al mese sulle strade napoletane, hanno riacceso la questione dell’emergenza sicurezza stradale in città.

Pedoni investiti e uccisi a Napoli : il calvario di Giuseppe Cimmino

Il calvario di Giuseppe Cimmino è iniziato lo scorso 30 luglio, quando una Smart lo ha travolto su Via Marina mentre stava attraversando la strada per dirigersi verso il porto. Alla guida dell’automobile c’era una donna di 46 anni che si è immediatamente fermata a prestare soccorso e ad allertare il 118.

Giuseppe era stato trasportato all’Ospedale del Mare e ricoverato in prognosi riservata. Purtroppo non ce l’ha fatta e, dopo dieci giorni di agonia, si è spento due giorni fa per le gravi ferite riportate.

L’investimento di Maria Caiazzo

Parallelamente alla morte di Giuseppe, perdeva la vita Maria Caiazzo, investita da una moto lungo Corso San Giovanni, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

Secondo una prima ricostruzione degli agenti della sezione Infortunistica stradale della polizia municipale, la 63enne stava attraversando la strada, quando il motoveicolo l’ha travolta. La donna è morta sul colpo, mentre l’uomo alla guida ha riportato lievi ferite.

Pedoni investiti e uccisi a Napoli: la città è al secondo posto per vittime delle strada

I dati riportati dal rapporto annuale sulla incidentalità, curato dall’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps) e basato sulle cifre dell’Istat e dell’Aci, presenta un quadro allarmante. Napoli è la seconda città d’Italia con più vittime stradali: nel 2021 si è registrato un pedone ucciso ogni mese. Da agosto 2022 ad oggi, si contano 12 vittime. In tutta la Campania nel 2021 sono morte 41 persone per investimenti stradali.

Borrelli: Servono più controlli e responsabilità

Sui pedoni investiti e uccisi a Napoli interviene il giornalista e deputato Francesco Emilio Borrelli, il quale scrive sui suoi canali social:

“Nonostante l’emergenza, le morti, i continui appelli, le denunce, tanti ragazzini, ma anche meno giovani, continuano a guidare moto, scooter ed auto come degli sciagurati rischiando di ammazzarsi e di ammazzare gli altri. Riceviamo ogni giorno diverse segnalazioni al proposito”.

E ancora: “Soluzioni? Ovviamente più controlli in strada da parte delle pattuglie che in alcune zone sono del tutto assenti, ma anche più severità nelle applicazioni delle norma vigente e magari una riforma abbinata ad una sana rieducazione. Nessun delinquente della strada ha fatto un solo giorno di carcere fino ad oggi anche dopo aver ucciso un innocente. Per questo a fine mese faremo una iniziativa per ricordare Elvira Zibra uccisa da un delinquente che faceva un cavallo sulla moto a via Caracciolo e tutte le vittime di questa vera e propria mattanza.”

Borrelli grida all’emergenza sicurezza stradale e ammonisce la Generazione Z partenopea incurante delle regole della strada e spesso imputabile degli incidenti:

“Coi capelli al vento, perché il casco è una chimera, guidano i loro scooter, adoperando una sola mano, sfrecciando sulle strade mentre con l’altra mano impugnano lo smartphone che inquadra le loro performance stradali che finiranno sui social magari con un sottofondo neomelodico che sottolinea ed omaggia la vita sregolata ed incanalata verso i binari della malavita a cui, spesso, aspirano”.

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