Pascarola, non ci resta che piangere. Chiusa la villa comunale
A Caivano chiude la villa di Pascarola, versava da anni in condizioni di abbandono e di degrado
CAIVANO – La villa di Pascarola un tempo era considerata il polmone verde del comune di Caivano. Gli atti vandalici e la poca manutenzione l’hanno distrutta, portandola alla chiusura.
La risposta definitiva è stata data in questi giorni, quando l’avviso pubblico emanato qualche mese fa – si ricercava un’associazione senza scopo di lucro che la prendesse in gestione – non ha ovviamente avuto riscontro.
Quando la struttura era gestita da autorità competenti, era monitorata e organizzata. Le vecchie immagini, infatti, mostrano un’area giochi colorata e tanto spazio per i bambini, liberi di correre e giocare. La villa era un luogo sicuro per gli anziani che volevano passare una giornata all’aria aperta o rilassarsi per leggere un libro.
Oggi la villa versa in un profondo stato di degrado: vetri rotti, panchine distrutte, cavi elettrici scoperti e bagni fuori uso. Ancora, cestini inesistenti, il pozzo scoperto, vetri rotti e assi di legno sono sparsi sui viali.
Già lo scorso Aprile, un avviso posto fuori al cancello, dichiarava la struttura inagibile. Grazie, però, all’intervento del presidente dell’Associazione “Giovani Liberi per Caivano”, Ciro Pisano, qualcosa si è mosso.
Richiesta alquanto improponibile, quella del bando emanato dal comune di Caivano. Da quanto si evince dalle parole di Pisano, l’amministrazione avrebbe voluto affidare la struttura ad un’associazione di volontariato per tre anni. La suddetta, avrebbe dovuto farsi carico di un investimento di circa 40.000 euro, pagante di canone, tarsu, acqua e avrebbe dovuto finanziare la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria della villa.
“A Caivano non ci resta solo che piangere” – scrive una cittadina su Facebook.
FONTE DELLA FOTO IN EVIDENZA: FACEBOOK
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