6 Luglio 2021

Parco sommerso della Gaiola, denunciati in cinque

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I carabinieri hanno fermato cinque individui accusati di pesca in zone interdette: succede alla Gaiola

NAPOLI, 6 GIUGNO – Erano cinque pescatori di frodo gli uomini fermati e denunciati dal comando provinciale dei Carabinieri di Napoli. Secondo quanto riporta ANSA, i pescatori stavano praticando overfishing nel parco marino della Gaiola, a Posillipo. L’overfishing è un tipo di pesca proibito in quanto mette a rischio la riproduzione della specie pescata. Il parco sommerso della Gaiola ospita diverse specie marine protette oltre ad alcuni resti subacquei di epoca romana. Questo è il motivo per il quale la zona è spesso interdetta alla navigazione.

Questo tipo di denunce non rapprersentano una novità purtroppo per i carabinieri, in quanto spesso la zona della Gaiola, nonostante sia un’area protetta, viene presa di mira dai pescatori di frodo. La pesca illegale, spesso praticata anche con l’uso di piccoli esplosivi, non fa altro che uccidere e dannegiare flora e fauna marine del parco sommerso. Oggi i militari sono intervenuti a bordo di una motovedetta, e dopo aver fermato i cinque uomini hanno recuperato delle reti potenzialmente dannose per i fondali.

Negli scorsi giorni, altri 6 pescatori sono stati fermati dalle forze dell’ordine per reati simili, oltre a non avere le autorizzazioni e le apparecchiature previste per la pesca.

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