8 Gennaio 2021

Palazzina crollata a Sant’Antimo, gli ex residenti chiedono risposte

palazzo crollato sant'antimo

Diverse famiglie hanno dovuto trasferirsi a causa della pericolosità della zona dopo il crollo della palazzina a San’Antimo: chiedono risarcimenti

PALAZZINA CROLLATA A SANT’ANTIMO – Sono passati ormai 4 anni dal crollo del fabbricato 35 di via Giannangeli a Sant’Antimo. Era il 2017 quando i residenti del posto cominciarono ad avvertire le prime preoccupazioni, tra boati e crepe nelle pareti. “Ha vibrato la casa” dicevano i condomini della palazzina.

La notizia arrivò alla cronaca il 1 novembre del 2017 quando i cittadini chiesero a gran voce l’aiuto dell’amministrazione comunale per la risoluzione di questo serio problema. Il sindaco di allora, Aurelio Russo, promise ai cittadini, che temevano per la stabilità della palazzina, un sopralluogo con l’ausilio di un geologo che sarebbe arrivato da lì a 15 giorni. “Non sappiamo cosa può succedere in 15 giorni” spiegava chi in quel luogo di abitava.

PALAZZINA CROLLATA SANT'ANTIMONon ci fu tempo però perché il 3 novembre il  palazzo crollò. I residenti del posto, fortunatamente, erano stati sgomberati, preventivamente, parzialmente, e collocati temporaneamente in un albergo di Aversa.

Uno dei consiglieri di quella amministrazione, Chiariello, spiegava alla stampa di “un problema di tenuta idrogeologica” affrontato – diceva – già nell’anno precedente, il 2016, attraverso la stesura di un progetto che però era ancora al vaglio degli organi competenti.

Un problema, quello idrogeologico, confermato anche dagli esperti incaricati dai privati del luogo: c’era una perdita dell’acquedotto che infiltrava una parte delle fondamenta del fabbricato crollato al civico 35.

A distanza di quattro anni la situazione della palazzina crollata a Sant’Antimo appare pressoché inalterata, probabilmente anche peggiorata: come possono ben dimostrare i video allegati, inviatici dalla signora Rosa Castaldo, ex residente del posto (non del fabbricato crollato) e che ora -come altre 5 famiglie- è costretta ad alloggiare in affitto in un’altra abitazione, quella strada è ancora ricoperta da macerie e, ovviamente, chiusa al traffico.

Nel video la signora spiega come una struttura di legno avrebbe dovuto sostenere il palazzo che poi è crollato. Una struttura che poggia su altri due edifici, anch’essi a rischio crollo. La strada, diventata ormai una discarica a cielo aperto, non ha solide fondamenta e si rischia un nuovo tragico collasso. E’ stata abbandonata a se stessa.

I cittadini, ma anche i mezzi di soccorso, come si vede nel filmato, sono costretti a intraprendere un’altra strada, anche stretta, per raggiungere via Giannangeli. Inoltre, nei pressi del crollo e delle macerie, c’è una scuola dell’infanzia tuttora operativa e funzionante.

La signora Rosa Castaldo ha interpellato, a mezzo mail, anche un architetto, il dottor F.F., esprimendo la sua preoccupazione per l’incolumità pubblica dovuta ai disagi di Via Giannangeli. Al momento però non sembra esserci stata ancora una risposta esaustiva in merito.

La signora, che si fa portavoce dei cittadini del posto, chiede che venga presa una soluzione quanto prima, per poter far ritornare via Giannangeli alla normalità.

I VIDEO

 

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE L’ARTICOLO: Ospedale del Mare esplosione nel parcheggio, evacuato Covid Center

SEGUICI ANCHE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK E RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON OGNI NOTIZIA DI CRONACA, ATTUALITA’, SPORT, CULTURA, EVENTI, POLITICA, CORONAVIRUS, UNIVERSITA’ E TANTO ALTRO ANCORA: CLICCA QUI E LASCIA UN MI PIACE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.