26 Giugno 2023

Otto mesi governo Meloni: le promesse e i fatti

Sono passati otto mesi da quando il Governo Meloni è a capo del paese. Vediamo di seguito le promesse e i fatti da ottobre fino ad oggi

giorgia meloni caivano

OTTO MESI GOVERNO MELONI – Il Governo Meloni, composto dagli alleati di Forza Italia e Lega sono alla guida del paese da otto mesi. Si può stilare quindi un bilancio sulle promesse del governo Meloni e sugli elementi concreti dal 25 ottobre 2022, data in cui Giorgia Meloni è salita al governo, ad oggi.

Il Governo va spedito: perché?

Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha una maggioranza schiacciante data dal trionfo elettorale che ha portato in Parlamento 238 deputati di FdI, Lega e FI su 400, e 116 senatori su 206. Infatti il 56,1% di quello che è stato proposto in Parlamento è stato approvato. Fino al 21 giugno 2023 si contano 42 provvedimenti approvati tra cui: 29 decreti-legge, 10 disegni di legge ordinari e 3 disegni di legge delega, con una media di 5,3 iniziative legislative al mese.

Le Promesse della Premier ad inizio mandato

Nel suo discorso d’insediamento alla camera Giorgia Meloni elenca 21 impegni programmatici dove vengono indicate le priorità del paese tra cui, rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, limitare il caro energia, utilizzo di giacimenti di gas nei mari italiani e così via. Delle 42 iniziative legislative approvate, quelle che riguardano gli impegni programmatici sono 15 che verranno analizzate qui di seguito.

  • Riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese: approvata la legge delega dal Consiglio dei ministri il 16 marzo 2023, sta seguendo il suo iter parlamentare e dà al Governo 24 mesi di tempo per emanare i decreti legislativi. 
  • Flat Tax al 15% per gli autonomi: promessa fino a 100 mila euro di reddito, si ferma a 85 mila.
  • Taglio del cuneo fiscale per i dipendenti: promesso di 5 punti, per adesso è di 4 punti per redditi fino a 25 mila euro e in vigore per sei mesi da luglio fino a dicembre 2023. Questo porterà ad un compenso di 96 euro lordi al mese.
  • Riduzione delle imposte sui premi di produttività dal 10 al 5% per il 2023.
  • Esenzione dal calcolo del reddito per i fringe benefit: da 260 euro arriva a 3.000, solo per il 2023 e solo per i dipendenti con figli a carico.
  • Tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco: al momento la rottamazione delle cartelle esattoriali arrivano a 1.000 euro.
  • Misure a sostegno della natalità: Iva ridotta dal 22 al 5% per i prodotti per l’infanzia e l’igiene femminile e aumento dell’assegno unico del 50% per chi ha un solo figlio e per il primo anno di vita; dai 3 figli in su l’aumento vale fino al compimento del terzo anno di età.

Infine sulle misure al settore energetico riprende quelle di Mario Draghi.

Immigrazione illegale e assegno d’inclusione

Per combattere l’immigrazione illegale è scattato a marzo il Decreto Cutro che prevede l’abolizione della protezione speciale per i rifugiati e pene fino a 30 anni di carcere per gli scafisti. Per la riforma, contenuta nel decreto Lavoro del 1° maggio invece è da convertire in legge entro 60 giorni, e parte da gennaio 2024. Dal nuovo assegno di inclusione, su 1,2 milioni di nuclei familiari, 400 mila saranno esclusi, e cioè i nuclei dove sono presenti occupabili tra i 18 e i 59 anni e assenza di disabili e minorenni.

Promesso e ancora non fatto

Se non c’è nessun provvedimento nuovo riguardo all’evasione fiscale, d’altra parte la legge di Bilancio 2023 innalza il tetto all’uso del contante, portandolo da 1.000 a 5.000 euro. Nulla sulle clausole di salvaguardia per le concessioni di infrastrutture pubbliche, mentre sulle riforme istituzionali il governo sta prendendo in considerazione diverse opzioni, tra cui l’ipotesi di semipresidenzialismo evocata nel discorso programmatico alla Camera, e l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Nulla di formale è stato ancora stabilito.

Provvedimenti Bandiera

Il Governo Meloni inoltre si concentra su iniziative di valenza simbolica come:

  • Stretta sui raduni illegali in vigore da dicembre 2022 che introduce un nuovo articolo del codice penale per punire con il carcere da 3 a 6 anni chi organizza mega-raduni musicali su terreni altrui, e in cui gira anche droga.
  • Disegno di legge che sancisce il divieto di produrre e vendere alimenti e mangimi sintetici.
  • Disegno di legge contro gli eco-attivisti che imbrattano con pittura lavabile i beni culturali: pene da 6 mesi fino a 3 anni di carcere.

Cosa non è stato ancora fatto

Sulle concessioni balneari invece siamo ormai ad un passo dalla procedura d’infrazione. Entro febbraio 2023 il governo doveva emanare i decreti che definiscono i criteri per le gare pubbliche. Ma ha preso tempo: se ne riparlerà l’anno prossimo

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