1 Settembre 2023

L’orsa Amarena uccisa a fucilate in Abruzzo: i cuccioli abbandonati

Credit Image: pagina Facebook Parco Nazionale Abruzzo

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Ieri sera, giovedì 31 agosto è stata uccisa l’orsa Amarena, con colpi di fucile sparati da un uomo alla periferia di San Benedetto dei Marsi. La località si trova fuori dal Parco e dell’area contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo. L’ente ha annunciato la morte dell’animale sulla propria pagina Facebook.

“L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco.
Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo“,
si legge nel post sui social.

L’orsa Amarena uccisa a fucilate: parla l’uomo

L’uomo ha lasciato una dichiarazione ai carabinieri, affermando di aver sparato per paura e non per uccidere, siccome aveva trovato l’orsa nella sua proprietà.

Anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha condannato l’accaduto: “L’uccisione di una femmina di orso marsicano rappresenta un episodio grave, sui cui è doveroso fare quanto prima chiarezza”, ha detto il ministro, che ha poi riferito di essere “in costante contatto con tutti i soggetti istituzionali che in queste ore lavorano per far luce sulla vicenda. È necessario adesso il massimo coordinamento tra Ministero, regioni, Ente Parco, Ispra, Cufa, sindaci e prefetti. Il nostro impegno è rivolto anche alla protezione dei cuccioli dell’orsa, facendo di tutto affinché possano restare in libertà”.

L’orsa lascia i suoi due cuccioli e nelle ultime ore i carabinieri e i forestali sono alla ricerca dei piccoli orfani con l’ausilio di droni.

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