Opera di De Filippo ritrovata, ma la sua autenticità è messa in discussione
Un’opera firmata da Eduardo De Filippo è stata ritrovata per caso in un archivio storico, ma la sua autenticità non è ancora confermata
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Straordinario ritrovamento o illustre fake? Questa è la domanda che l’attore Giulio Adinolfi, e con lui tutti gli appassionati del Teatro e della Cultura partenopea, si stanno ponendo nelle ultime ore. Il caso del giorno riguarda un’inedita opera del grande Eduardo De Filippo, ritrovata durante il lavoro di catalogazione dell’archivio personale di Enzo Cannavale, conservato nella Libreria del Cinema e del Teatro, situata in via del Parco Margherita. Secondo quanto riportato da ANSA, il copione ritrovato dall’attore teatrale avrebbe il titolo di “Dduie Paciune”, e sarebbe firmato proprio a nome del compianto artista napoletano.
Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e Alessandro Cannavale (figlio di Enzo), però, hanno spiegato che l’autenticità dell’opera è in dubbio, data la sua assenza in qualunque bibliografia dell’autore, scritta prima d’ora. Che si tratti di un cosiddetto “fake”, scritto da un altro autore e firmato, per burla, a nome di De Filippo? O è semplicemente un’opera che il drammaturgo non aveva intenzione di pubblicare?
Critici e studiosi da ogni dove stanno esponendo la loro opinione, ma la verità non è stata ancora trovata.
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