19 Giugno 2025

Omicidio Sant’Angelo in Formis, l’aiuto cuoco 21enne resta in carcere

Omicidio Sant'Angelo in Formis, convalidato l'arresto per il 21enne bengalese Pranto Hawlader: le sue dichiarazioni non convincono gli inquirenti

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Omicidio Sant'Angelo in Formis

Resta in carcere il 21enne bengalese Pranto Hawlader, aiuto cuoco nella masseria di Sant’Angelo in Formis, accusato di aver ucciso a coltellate un diciassettenne di origine gambiana, Alagie Sabally.

Il 17enne si trovava lì per lavorare come aiuto cuoco, su chiamata del ristorante. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto del 21enne, non ritenendo verosimile il racconto fornito dall’indagato.

Omicidio Sant’Angelo in Formis, le dichiarazioni di Pranto Hawlader

Il 21enne avrebbe dichiarato di aver impugnato le forbici non per colpire, bensì per difendersi da un’aggressione del 17enne, che, dopo averlo disarmato, avrebbe poi rivolto l’arma contro sé stesso procurandosi da solo le ferite.

Le dichiarazioni di Pranto Hawlader non convincono gli inquirenti per vari motivi: in primis le forbici sarebbero state lavate e pulite dopo i fatti e poi quanto raccontato dal 21enne risulta in contrasto con le dichiarazioni dei proprietari della masseria.

La titolare ha riferito di aver visto i due giovani litigare e l’aiuto cuoco bengalese impugnare le forbici. Sarebbe poi intervenuta per separarli, ferendosi a un braccio. La donna ha dichiarato di non aver visto il 21enne colpire il 17enne.

Il padre della titolare, invece, ha raccontato di trovarsi fuori dalla cucina al momento del litigio e di essere entrato per dividere i due lavoratori: non ha notato forbici o altri oggetti nelle mani dei due.

Fonte: Rainews

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