Omicidio Pamela Genini: Roberta Bruzzone spiega il caso
Il caso di cronaca è stato commentato anche da Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense
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OMICIDIO PAMELA GENINI-Il caso di Pamela Genini, uccisa a Milano per mano del compagno Gianluca Soncin con 24 coltellate, è stato oggetto di riflessione durante la trasmissione Ore 14 su Rai 2. La criminologa Roberta Bruzzone ha spiegato perché la giovane non ha mai sporto denuncia, nonostante le violenze subite.
Secondo l’esperta, le vittime di abusi spesso restano intrappolate in dinamiche psicologiche e manipolatorie profonde, che rendono difficile anche solo pensare alla fuga o alla denuncia. Pamela, come tante altre, avrebbe provato a chiedere aiuto in modo indiretto, inviando selfie con il volto tumefatto ad alcune persone vicine.
Bruzzone ha duramente criticato chi era a conoscenza delle violenze e non ha fatto segnalazioni. La criminologa ha ribadito che dal 2013 la legge consente a chiunque di informare le autorità in casi simili, senza che sia necessaria la denuncia formale della vittima.
Omicidio Pamela Genini: forte l’ipotesi di una premeditazione
Sul fronte giudiziario, la difesa di Soncin starebbe valutando una perizia psichiatrica per evitare l’ergastolo. Tuttavia Bruzzone ritiene difficile che venga accolta, visto il profilo violento dell’uomo e i segni di premeditazione. Tra questi, il presunto furto delle chiavi di casa di Pamela, avvenuto durante una visita ai genitori, elemento che rafforzerebbe l’ipotesi di un omicidio premeditato. L’esperta ha concluso ribadendo l’urgenza di un maggiore intervento da parte delle persone vicine alle vittime, spesso troppo passive di fronte a segnali evidenti.
FONTE: VirgilioNotizie.it
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