Omicidio Giulia, la sorella: “Diceva che il sapore del cibo era strano”

OMICIDIO GIULIA, LE PAROLE DELLA SORELLA. Chiara Tramontano è stata chiamata a testimoniare nel processo a Milano in cui è coinvolto Alessandro Impagnatiello.

Secondo quanto riportano i colleghi di Internapoli, durante il suo intervento in aula, la sorella di Giulia ha descritto i persistenti disturbi allo stomaco che affliggevano la giovane di 29 anni, riferendo che Giulia lamentava di provare un sapore strano in tutto ciò che mangiava e sentiva odori insoliti nei cibi.L’accusa nei confronti dI Impagnatiello è quella di aver avvelenato Giulia per diversi mesi utilizzando del topicida.

OMICIDIO GIULIA TRAMONTANO, LA SORELLA: ERA PROPENSA AD INTERROMPERE LA GRAVIDANZA”

In merito alla gravidanza, ha raccontato: “Giulia era propensa a interrompere la gravidanza perché non voleva vedere negli occhi del figlio, quelli di chi le aveva provocato tanto dolore e le aveva detto tante bugie. Lei si era sentita già madre, ma avrebbe proceduto a contattare il medico di base per l’interruzione di gravidanza. Alla fine lo tenne ma l’avrebbe anche cresciuto da sola”.

Ha poi continuato: “Impagnatiello le diceva che i tradimenti erano sue paranoie, che era pazza perché voleva controllarlo.”

Interrogata dalla procuratrice Alessia Menegazzo, la testimone ha raccontato di una telefonata ricevuta il 28 maggio da Allegra, l’altra donna che Impagnatiello frequentava. Il giorno precedente, le due giovani si erano incontrate e avevano chiarito di essere entrambe fidanzate con lo stesso uomo.

Chiara ha affermato poi di aver ricevuto un messaggio da una ragazza che diceva di essere la compagna di Impagnatiello. La ragazza ha poi commentato: “Penso che sia stato uno dei rari momenti in cui ho contattato l’imputato e gli ho detto che sapevo di Allegra. La sua reazione è stata di furia e mi ha intimato di occuparmi solo dei miei affari”.

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