11 Novembre 2024

Omicidio Arcangelo Correra: dubbi sul proiettile sparato

Ancora alcuni punti da chiarire rispetto all'omicidio del 18enne a Napoli

Arcangelo Correra morto a Napoli le parole del cugino in Questura: il racconto del ragazzo che si è presentato spontaneamente gli agenti.

Omicidio Arcangelo Correra: ci sono ancora cose da chiarire rispetto all’uccisione del 18enne, avvenuta a Napoli nel pomeriggio di sabato 9 novembre.

Tra questi anche molti dubbi relativi al proiettile che avrebbe ucciso il ragazzo: quello raccolto per strada, sul luogo del crimine, non corrisponderebbe infatti al calibro della pistola che avrebbe emesso il colpo. Ecco cosa sappiamo.

Omicidio Arcangelo Correra: le dinamiche da chiarire

Omicidio Arcangelo Correra: anche dopo la confessione di R.C., amico e cugino della vittima, sussistono dubbi rispetto alle dinamiche dell’accaduto in cui ha perso la vita il 18enne.

Secondo la ricostruzione fornita da R.C., inizialmente fuggito e poi accompagnato in questura dalla zia per riportare la sua confessione, il colpo fatale sarebbe partito per errore. Il ragazzo ha infatti raccontato di aver sparato per sbaglio, mentre la pistola passava di mano in mano tra gli amici per gioco.

Molto dubbi però riguardano proprio il colpo sparato: gli agenti avrebbero infatti trovato un proiettile sul luogo del delitto, quello presumibilmente sparato per sbaglio. Il proiettile trovato, però, non corrisponderebbe al calibro dell’arma del delitto, una calibro 9X21.

Adesso, quindi, si indaga anche per fare chiarezza su tale proiettile, per comprendere la sua origine e l’effettivo coinvolgimento con la morte di Correra. Si dovrà infatti fare chiarezza anche rispettivamente a quest’altro colpo sparato, per comprendere a chi appartenesse quest’altra arma. Si attendono aggiornamenti.

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