La Federico II compie 792 anni
Oggi si festeggia il 792esimo compleanno della prima università pubblica del mondo, nonché la Federico II. Giornata di festa
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A Napoli è un giorno da ricordare, in quanto si festeggiano i 792 anni dalla nascita della prima università pubblica del mondo, ovvero la Federico II.
La Federico II venne fondata il 5 giugno 1224 dall’Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II di Svevia, è la principale accademia napoletana ed una delle più importanti in Italia e in Europa. Celebre per essere la più antica università fondata attraverso un provvedimento statale, è ritenuta la più antica università laica e statale del mondo.
Inizialmente gli studi furono indirizzati esclusivamente verso il diritto(fondamentale per la formazione dei giuristi), le arti liberali, la medicina e la teologia, la quale a differenza delle altre materie, venne insegnata presso sedi religiose, in particolare nel convento di San Domenico Maggiore, dove insegnò dal 1271 al 1274 Tommaso d’Aquino. Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e l’organizzazione dell’Università restano sostanzialmente immutate.
Inoltre, durante il periodo angioino l’Università di Napoli, a differenza delle altre, restò indipendente dal potere papale. Le prime difficoltà però, arrivarono con l’avvento del dominio aragonese nel 1443, che di fatto costrinse l’ateneo ad una prima chiusura. L’Università fu riaperta nel 1465, a seguito di un’intesa tra re Ferdinando il Cattolico e papa Paolo II, salvo poi essere nuovamente chiusa nel 1490. Si dovette aspettare il 1507 affinché lo Studium partenopeo riaprisse i battenti, ricominciando dal convento di San Domenico Maggiore, che ne fu la sede per tutto il Cinquecento.
Durante il Seicento l’Università visse un lungo periodo di decadenza, è ciò determinò a Napoli la nascita di scuole private e collegi ecclesiastici, che andavano ad opprimere sempre più la figura principale della Federico II. Solo a partire dal Settecento, l’ateneo ricevette una grande spinta in senso positivo da parte delle autorità.Le maggiori novità di quegli anni furono la creazione nel 1735 della prima cattedra di Astronomia in Italia e nel 1754 della prima cattedra di meccanica e di commercio, ovvero di Economia, del mondo, la prima affidata a Pietro del Martino e la seconda ad Antonio Genovesi.
A cavallo tra Ottocento e Novecento il prestigio dell’Università di Napoli aumentò, in particolare in ambito scientifico: nel campo della genetica fu pioniera, con la nascita della prima cattedra in Italia. Nuove difficoltà di carattere edilizio ed organizzativo afflissero l’ateneo sia durante il ventennio fascista sia durante la Seconda guerra mondiale: la sede centrale fu incendiata dai tedeschi il 12 settembre 1943; laboratori e gabinetti scientifici furono requisiti dagli alleati.
Nel dopoguerra, in seguito all’evoluzione moderna del modello universitario in generale, l’Università degli Studi di Napoli divenne il secondo ateneo più importante d’Italia per numero di iscritti, secondo soltanto alla Sapienza di Roma.
Il 7 settembre 1987 assunse l’attuale denominazione Università degli Studi di Napoli Federico II in previsione dell’istituzione, nel 1991, per suo scorporo, della Seconda Università degli Studi di Napoli.
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