Nuovo dpcm, la pandemia non è finita e il CTS chiede al governo la proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio

Nuovo DPCM – C’è molta attesa per il nuovo DPCM a cui il governo sta lavorando, unitamente al Comitato tecnico-scientifico.

Si parla di un abbassamento dell’indice Rt ai fini dell’inserimento delle varie Regioni nelle zone arancione o rossa.

Gli italiani provano a capire cosa accadrà a partire dal 16 gennaio, quando entreranno in vigore le norme disposte dal nuovo decreto ministeriale.

Nuovo dpcm, proviamo a scoprire insieme cosa probabilmente sarà deciso

Nuovo dpcm, ecco quanto trapela sul nuovo decreto:

• Il CTS chiede al governo di prorogare lo stato di emergenza di ulteriori 6 mesi, ovvero fino al 31 luglio 2021: in questo modo, sarà più facile gestire la situazione epidemiologica e la campagna vaccinale ad essa collegata.
• Sarà prorogata la ‘norma Bonafede’, contenente il divieto di spostamento tra Regioni anche nelle zone gialle.
• Stretta sulla movida: bar chiusi alle 18, con divieto anche di asporto.
• Confermata la chiusura degli impianti sciistici, onde evitare spostamenti massicci e possibili assembramenti.
• Al vaglio i criteri di valutazione della zona bianca, con un sostanziale ma graduale ed attento ritorno ad una forma di normalità.
• Sì a visite private consentite ad un massimo di due persone, eccezion fatta per gli under 14.
• Palestre e piscine, al vaglio la data per le possibili riaperture.
• Cinema e teatri ancora chiusi, musei forse aperti in zona gialla.

Vietato, dunque, abbassare la guardia: lo stato emergenziale rimane, e burocraticamente consentirà al governo di intraprendere misure veloci di contenimento del contagio.

Intanto, attenzione altissima nei confronti della temuta terza ondata e per le varianti del coronavirus, che devono essere seguite nelle loro evoluzioni, per contenere concretamente l’ulteriore espandersi del contagio.

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