6 Ottobre 2015

Nati per Leggere ritorna a Secondigliano

nati per leggere

Nati per Leggere Campania, Associazione Culturale Pediatri e Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano presentano il nuovo ciclo di incontri “Nati per Leggere” dedicato alle famiglie dei detenuti

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Ripartono gli incontri nel punto lettura del Penitenziario di Napoli – Secondigliano. Un’esperienza di lettura e di vita per sostenere la genitorialità dei papà detenuti e rafforzare il legame emotivo con i figli. La ricchezza del vocabolario può determinare e cambiare il futuro dei bambini che vivono in contesti ad alto rischio delinquenza, perché anche il carcere possa diventare un luogo di crescita positiva sia per i piccoli che per i grandi.

In un anno di incontri sono stati coinvolti 250 padri e i loro figli di età dai 0 ai 6 anni. Così si innesca un circuito positivo per aiutare i bambini ad acquisire un lessico più ricco e soprattutto a rinforzare il rapporto con il papà assente nella vita quotidiana e nella crescita del piccolo, anche per molti anni. Sono padri che vivono dunque una doppia distanza rispetto ai propri figli: quella fisica, determinata dall’allontanamento dal nucleo familiare e quella affettiva, dovuta all’impossibilità di esercitare una funzione educativa e di condividere gli affetti nella quotidianità.

La lettura di una breve storia o di un albo illustrato può consentire loro di riappropriarsi di un pezzetto di questa quotidianità, permettendo ai bambini di vivere un momento di grande valore affettivo, attuando un efficace (perché è il padre a proporlo) rinforzo del momento condiviso anche se in un ambiente di reclusione. Perché leggere insieme è una chance di futuro? Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky afferma che il numero delle parole conosciute e usate è direttamente proporzionale al grado di sviluppo della democrazia e dell’uguaglianza delle possibilità. E gli studi dimostrano il rapporto fra ricchezza delle parole e ricchezza delle possibilità.

I primi contatti tra Nati per Leggere Campania e il Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano sono stati avviati nel luglio 2013 dalla dottoressa Lina Di Maio, pediatra di comunità aderente all’Associazione Culturale Pediatri e la dott.ssa Giulia Leone, dirigente penitenziario e referente dell’Area Pedagogica, che da diversi anni si occupa del tema della genitorialità in carcere, seguendo e attuando diversi progetti che hanno la finalità di favorire e migliorare gli incontri tra papà e figli.

Nell’autunno del 2013 sono iniziati gli incontri con circa 250 padri, finalizzati alla conoscenza di Nati per Leggere e del libro inteso come ponte di relazione nel contesto specifico di una genitorialità sospesa. Contestualmente nelle sale colloqui sono stati allestiti 7 scaffali di libri per la fascia d’età 0/6, a disposizione dei papà e dei bambini in visita. Nel progetto Nati per Leggere sono coinvolti funzionari dell’area pedagogica e personale di Polizia Penitenziaria, affinché chi opera all’interno del carcere sia informato e partecipe di un’azione educativa a lungo termine, che coinvolge l’intero nucleo familiare ed è tanto più efficace quanto più integrata nel percorso di sostegno alle relazioni familiari.

Fonte video: spazio multimediale Comune di Napoli

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